Spoiler: una delle prove più inutili che abbia mai fatto.
Ma, in virtù della lunga fedeltà al prodotto, si doveva fare.
Sali di
nicotina, moda made in USA: additivando acido benzoico alla normale base
nicotinata si riduce l’acidità e l’impatto della nicotina, rendendola quasi
impercettibile e permettendone un’assunzione in quantità molto elevata senza problemi
di tosse e bruciore in gola.
Il motivo del
successo di vendite (e della rincorsa della FDA a limitarne la diffusione)
della pod JUUL (fortunatamente poco commercializzata in Europa) è data dalla
possibilità di svapare dosaggi di nicotina altissimi (il pod a maggiore
contenuto prima che venisse ritirato dal commercio aveva dosaggi di 58 mg/ml)
senza percezione aggressiva della nicotina stessa.
Certo, una
cosa che assomiglia ad una pennetta USB non avrà sicuramente una vaporizzazione
intensa e corposa, vabbè che i pod hanno capienze di soli 0,7 ml, vabbè che
sono sigillati e il liquido non può andare a contatto con pelle e organi dello
svapatore, ma 58 mg/ml sono pur sempre il triplo del contenuto di nicotina del
peggior liquido da svapo ora reperibile sul mercato.
Negli USA,
motivo per cui la JUUL ha una massiccia (anche se non legale) diffusione tra i
giovani spesso minorenni è la moda di sballarsi di nicotina (a dosaggi elevati
e non percepiti è un eccitante essendo un alcaloide), una volta i bimbiminkia si
stordivano bevendo Red Bull, oggi scannandosi di nicotina.
La JUUL non veniva
commercializzata in ambito CEE a certi dosaggi di nicotina, fortunatamente la
TPD tutela persone incompetenti (la maggior parte dei vapers manco leggono i
manuali di istruzioni dei prodotti che comprano e usano) dall’uso improprio di
dispositivi potenzialmente pericolosi se usati senza conoscenza e
consapevolezza.
Per fortuna.
Prodotto
mediocre, mediamente modesto come resa aromatica e antiecologico ma essendo
molto economico (e quindi molto facile da contrabbandare) finisce col
diffondersi spesso per canali commerciali non legali.
E, visto che sono canali fuorilegge e i facinorosi li richiedono, perché non
vendere sigarette usa e getta con dosaggi di nicotina “monstre”? Ho visto un
annuncio dove (un cantinaro? Il contrabbandiere clandestino di cinesate?) si
vendevano sigarette elettroniche usa e getta con dosaggi di nicotina superiori
ai 20 mg/ml.
Io ho cominciato ad usarli e sono ottimi per chi è intollerante alla nicotina
nei liquidi o per chi la vuole assumere senza note aspre che possano alterare l’aroma
dei liquidi.
![]() |
| Le coil Nicotin Salt Ready di Aspire |
Potremmo svaparli con i nostri comuni dispositivi?
Nel dubbio, i
produttori di hardware si mettono avanti e, attualmente prima sul mercato,
Aspire mette in commercio le sue prime coil “nicotin salt ready” da 1,8 ohm per
Aspire Nautilus e derivati compatibili.
Cosa hanno di
particolare i liquidi contenenti sali di nicotina? Tra gruppi tecnici segreti
di Facebook e qualche forum estero, sembra che l’acido benzoico presente nei sali
di nicotina sia molto aggressivo con le testine, imbrattando velocemente il
cotone sporcando la coil, mettendola fuori uso precocemente e, in molti, ne
sconsigliano l’uso in apparati rigenerabili (non ho capito il perché, forse per
evitare al massimo i contatti col liquido).
Altro problema, dovrebbe rendere il liquido più denso, dando problemi di
alimentazione se non vengono utilizzati dispositivi dotati di fori di
immissioni liquido più grandi della media.
Vero? Falso?
La pod della Orion di Lost Vape, anche lei accreditata come “ready” per l’uso con
liquidi contenenti sali di nicotina è facilmente lavabile (con ottimi
risultati) e il pod originario che montai, dopo quasi 60 ml di tabacchi
organici distillati Azhad ancora non da segni di decadimento o di calo di
prestazioni, probabilmente perché non soffre liquidi che non sporchino in
maniera drammatica.
Tra l’altro, svapando a zero nicotina, ha un hit notevole, forse anche più
vivace (stesso liquido) che una coil Nautilus su Billet Box (sono due setup che
uso molto spesso per il quotidiano)
Mmmh…
Le Aspire da 1,8 ohm.
Trovo in
listino su uno shop italiano le coil “nicotin salt” di Aspire per Nautilus e
compatibili, stesso valore di resistenza di precedenti prodotti, riconoscibili
perché gli o-ring della testina sono in un visibile e riconoscibile colore
verde.
Ho provato le
1,8 ohm BVC a ceramic wicks, le 1,8 ohm in cotone organico, le 1,8 ohm in
clapton coil per Triton Mini (compatibili Nautilus), che faccio?
Dato il prezzo accessibile del blister, per una sera posso divertirmi senza
bisogno di Playstation e videogiochi.
Si prova!
Niente di
nuovo sul fronte occidentale: il pacchetto è identico a quello tradizionale di
Aspire (solo viene menzionato il Nautilus AIO, forse suggerendo l’uso di
liquido contenenti sali di nicotina sulla loro pod, a “impreziosire” il package
una stampigliatura color oro nel fondo della scatola con indicata la sigla
“NS”, identificativa del tipo di coil predisposta per “Nicotin Salt”
Se non fosse
per gli o-ring verdi (come sulle Ni200 per Triton Mini, dove gli o-ring sono
rossi), la coil è del tutto identica alle coil normali.
Le sbircio, anche la consistenza del cotone del corpo assorbente sembrerebbe
identica a quello standard, stesso colore, indicativamente la stessa densità,
solo i fori di immissione liquido sono più grandi…
Le provo.
Per fare una comparativa seria sarebbe bello provare in parallelo (stesso
liquido, stessa box) le BVC da 1,8 ohm standard, le 1,8 ohm clapton coil per
Triton Mini e le Nicotin Salt.
(Almeno) tre
Nautilus li ho, tre box con lo stesso circuito (DNA75) le ho, e per fare la
controprova, ho tre SXK BB60w, le Billet Box cloni SXK con circuito DNA60
originale Evolv.
Uso intensivamente la Nicotin Salt e, nel caso di dubbi, provo al momento le
altre coil.
Nautilus su DNA75
Al primo
approccio, meno aroma, più o meno la perdita aromatica (i vecchi svapatori di
Nautilus si ricorderanno) è all’incirca la stessa da quando Aspire passò dai corpi
assorbenti in fibre ceramiche a quelli in cotone organico, aroma meno nitido e
pieno.
Le coil mi
sembrano più reattive rispetto alle 1,8 ohm standard (su hCigar V75), sembrano
meno “dure” a voltaggi bassi (…bello sforzo, sono pensate per funzionare su pod
a voltaggio non regolabile….) ma mi sembrano meno propense a reggere voltaggi
più alti (le 1,8 ohm arrivano con buona resa a 5,2 volt, le 1,8 ohm clapton a
5,5/5,6 volt, le Nicotin Salt sopra i 4,8 volt mi sembra che “pasticcino”
l’aroma del mio Er Nocciola di Azhad con una percettibile perdita di resa.
Problema non
da poco, se uno ha bisogno di nicotina alta (o forse ancora più alta, usandola
in sali) tipicamente svapa liquidi gusto tabacco in grado di surrogare, anche
alla percezione, il gusto della sigaretta, gli aromi a base tabacco rendono
bene se svapati caldi, a voltaggi più elevati (il vecchio Innokin i30, dual
coil, aveva il suo unico pregio nel reggere voltaggi più elevati, svapando
caldo e facendo sembrare il Virginia di Dekang > uno degli aromi della mia
“gioventù di svapatore” quasi un gusto tabacco, tanto quanto svapandolo in
single coil a voltaggi più bassi su un Kanger Protank mostrava tutta la sua
pochezza, sapendo di amaretto e nocciola ma non di tabacco) e di conseguenza
una coil per “tanta nicotina” che soffre lo svapo più caldo e voltaggi un po’
più alti mi sembra un controsenso.
Se uno svapa tabacchi (europei, con nicotina normale senza additivi), una coil
come la 1,8 ohm BVC normale o meglio clapton, pensata per essere usata
continuativamente a voltaggi più alti mi sembra una scelta preferibile.
Altro aspetto,
anche se non ho avuto modo di provarlo personalmente, i fori di immissione
liquido maggiorati e probabilmente la maggior “grossolanità” del cotone (studiato
per liquidi più densi e imbrattanti) hanno dato parecchi problemi sulle pod che
utilizzano coil Aspire, probabilmente le alimentazioni a 3,7 volt stabilizzati
di quei dispositivi sono insufficienti per una vaporizzazione adeguata, da
parte mia ho riscontrato solo una maggior produzione di condensa (o
“allagamento di liquido”)e la necessità di pulire (agitando l’atomizzatore con
un fazzoletto davanti al drip tip per schizzare eventuali depositi di liquido
all’interno del corpo testina) più spesso che con le normali testine BVC.
Su Billet Box
Le tre
testine su Confort Bridge di Atmistique originali.
Erogazione
vivace (quella tipica dei circuiti Evolv), mentre col Nautilus ci si diverte al
foro dell’aria minimo e con un tiro estremamente chiuso, perfetto per i gusti
tabaccosi, sulla Billet (che non ha regolazione del flusso dell’aria e che di
conseguenza resta più ariosa) il calo di aroma è lievemente inferiore, ma
comunque percettibile.
Anche in
questo caso, il mio Er Nocciola di Azhad viene reso perfettamente a 14 watt
dalle clapton coil, le Nicotin Salt sopra i 12 watt tendono progressivamente a
rendere più “confuso” l’aroma rendendolo via via meno nitido e gradevole
facendo perdere di molto ne note di nocciola e vaniglia tipiche dell’aroma.
Se uno svapa
fruttati o aromatici e non tabaccosi, la 1,8 ohm a voltaggi più bassi (e vaporizzazione
più fresca) rende meglio, sembra meno “impacciata” e ancora si fa preferire (anzi,
per chi svapa prevalentemente fruttati, mentolati e quasi mai liquidi tabaccosi
restano ottime, per la loro “vivacità” anche a voltaggi più bassi, le 1,6 ohm).
La Nicotin
Salt è quella che rende peggio delle tre, ma su Billet Box il divario è meno
marcato.
Anche in
questo caso, smontando il boro, noto maggior umidità rispetto che con le coil
normali, umidità “vaporizzata” che lascia pensare più a condensa espulsa che a
vere e proprie perdite di liquido (il boro era perfetto e le guarnizioni
tenevano perfettamente sigillato).
Non ho ancora
provato la durevolezza delle testine e se, effettivamente, questa testina dura
più delle altre o se il corpo assorbente ha minor propensione a sporcarsi, ma è
un problema del tutto relativo: con le coil standard comunque le cambio ogni
due o tre settimane (lasso di tempo comunque lungo), quando ho voglia di
cambiare liquido e quando ormai l’efficienza in vaporizzazione si è ridotta e
la resa aromatica impoverita e con una produzione più frequente di condensa che
“spegne” l’efficienza della testina in vaporizzazione e che richiede drenaggio
più frequente, trattandosi sempre di corpo assorbente in cotone e coil in
kanthal, coil che durano (forse) più a lungo ma con resa aromatica impoverita
servono a poco.
Le 0.7 ohm
BVC.
Prova al
contrario: sono proprio necessarie?
Per provare i
sali
di nicotina nei liquidi e dovendo provare tre configurazioni in parallelo
(zero nico, 1.5 mg/ml nicotina standard e 3.33 mg/ml nicotina in sali) ed
essendomi rimaste solo due coil Nic-salt ho fatto la prova con le 0.7 ohm BVC
tradizionali con coil a bobina e non a mesh.
Da sempre
svapo usando sulle coil Nautilus basi 70/30 senza alcun problema di scarso
tiraggio di liquido se lievemente più densi della norma e con i sali di
nicotina hanno fatto la loro figura egregia, la coil con cui ho fatto la prova
a fine flacone di liquido (60 ml svapati) ancora era efficiente e con la sua
buona resa aromatica.
Senza impegno
ne serietà ho provato un organico distillato di tabacco a 3.33 di nico
(boosterino da 10 ml a 20mg/ml su 60 ml di liquido totale) ho provato la nicotina
in sali anche su un Innokin Zlide e su un Dotstick Tank di DotMod.
L’Innokin
Zlide non è un atom che mi abbia mai entusiasmato e anche da nuove le sue coil
non mi hanno mai reso come aroma come le Aspire (oltre che avere una durata d’uso
più breve, già a 40 ml svapati quando lo usavo la resa aromatica era fortemente
deteriorata) ma i suoi 30 ml (poi mi sono stufato) svapati li ha retti senza
che la coil si deteriorasse prima del suo uso normale, il DotStick tank (atom
forse non eccezionale come resa aromatica ma robusto e con una buona durata d’uso
delle coil) con le 0.6 ohm a mesh funziona perfettamente senza alcun problema col
liquido a sali di nicotina che sto usando.
Morale della favola,
le coil Nicotin Salt di Aspire non mi sono sembrate clamorose, forse più smorte
aromaticamente rispetto alle 1.8 ohm BVC standard e con una durata d’uso non troppo
evidentemente superiore alle coil normali nel caso di liquidi contenenti sali
di nicotina utilizzati con coil standard.
Secondo me, a
nulla.
In paesi in cui è possibile utilizzare liquidi contenenti sali di nicotina (con
cervello, evitando di sovradosarsi e intossicarsi) forse la coil potrebbe avere
un senso, per svaparci liquidi tradizionali non mi ha convinto.
Se mai avessero una minor tendenza a sporcarsi non sarebbe più così fondamentale
con la diffusione dei tabacchi organici distillati “4pod” e penso che con
queste Nicotin Salt sarà difficile ottenere risultati più clamorosi, con
liquidi “chimici” le coil non hanno mai dato (almeno con le coil originali
Aspire) problemi di fuori uso precoce.
Resa aromatica
comunque migliore di altri prodotti concorrenti ma lievemente inferiore alle coil Nautilus standard, questo
tipo di coil fa perdere uno dei punti di forza del Nautilus, la resa aromatica
molto buona in tiro di guancia (e non le ho ancora provate sul Kabuki di House
of Hybrids o sul Trillium di Eden Mods col riduttore, prodotti di ottima resa
aromatica e che fanno “rendere” al meglio le coil Nautilus e sulle quali i
risultati potrebbero essere ancora più tristi data la normale ottima resa di quei
dispositivi).
Pregi ne hanno? Forse sì, uno: hanno fori di immissione liquido più grandi
rispetto alle coil Nautilus standard, e come tale non dovrebbero aver problemi di
immissione liquido nemmeno con liquidi più densi; io uso normalmente dei 70/30
sul Nautilus, ma visto che mi è capitato di leggere in giro “posso svapare il
Crack Pie (o il Too Puft) sul Nautilus?”, sicuramente con le coil “nicotin salt
ready” problemi di scarso tiraggio con liquidi molto densi non dovrebbero
essercene, e, se reggono i Sali di nicotina, forse anche un imbrattamento meno
veloce nel caso di liquidi particolarmente “zuccherosi” come i full VG, per chi
ha voglia si vapare Too Puft o altri liquidi “ammeRIcani” di guancia e con coil
a resistenza alta.
Se si
dovessero trovare sfuse, una coil per provarla avrebbe senso, tanto per fare
qualcosa di freak e per dire di averla provata, per doverci svapare all-day, è
una novità del tutto inutile e secondo me meno performante rispetto al prodotto
già circolante (le coil BVC da 1,6 e 1,8 ohm già in commercio).

Commenti
Posta un commento