Le coil "nicotin salt ready" di Aspire.

Spoiler: una delle prove più inutili che abbia mai fatto.

Ma, in virtù della lunga fedeltà al prodotto, si doveva fare.

Sali di nicotina, moda made in USA: additivando acido benzoico alla normale base nicotinata si riduce l’acidità e l’impatto della nicotina, rendendola quasi impercettibile e permettendone un’assunzione in quantità molto elevata senza problemi di tosse e bruciore in gola.

Il motivo del successo di vendite (e della rincorsa della FDA a limitarne la diffusione) della pod JUUL (fortunatamente poco commercializzata in Europa) è data dalla possibilità di svapare dosaggi di nicotina altissimi (il pod a maggiore contenuto prima che venisse ritirato dal commercio aveva dosaggi di 58 mg/ml) senza percezione aggressiva della nicotina stessa.

Certo, una cosa che assomiglia ad una pennetta USB non avrà sicuramente una vaporizzazione intensa e corposa, vabbè che i pod hanno capienze di soli 0,7 ml, vabbè che sono sigillati e il liquido non può andare a contatto con pelle e organi dello svapatore, ma 58 mg/ml sono pur sempre il triplo del contenuto di nicotina del peggior liquido da svapo ora reperibile sul mercato.

Negli USA, motivo per cui la JUUL ha una massiccia (anche se non legale) diffusione tra i giovani spesso minorenni è la moda di sballarsi di nicotina (a dosaggi elevati e non percepiti è un eccitante essendo un alcaloide), una volta i bimbiminkia si stordivano bevendo Red Bull, oggi scannandosi di nicotina.

La JUUL non veniva commercializzata in ambito CEE a certi dosaggi di nicotina, fortunatamente la TPD tutela persone incompetenti (la maggior parte dei vapers manco leggono i manuali di istruzioni dei prodotti che comprano e usano) dall’uso improprio di dispositivi potenzialmente pericolosi se usati senza conoscenza e consapevolezza.

Per fortuna.

 Passa il tempo, anno 2022, e l’ultima (?) novità sono le sigarette elettroniche usa e getta.

Prodotto mediocre, mediamente modesto come resa aromatica e antiecologico ma essendo molto economico (e quindi molto facile da contrabbandare) finisce col diffondersi spesso per canali commerciali non legali.
E, visto che sono canali fuorilegge e i facinorosi li richiedono, perché non vendere sigarette usa e getta con dosaggi di nicotina “monstre”? Ho visto un annuncio dove (un cantinaro? Il contrabbandiere clandestino di cinesate?) si vendevano sigarette elettroniche usa e getta con dosaggi di nicotina superiori ai 20 mg/ml.

 Ma se a qualcuno venisse l’idea di fare liquidi contenenti sali di nicotina?

Io ho cominciato ad usarli e sono ottimi per chi è intollerante alla nicotina nei liquidi o per chi la vuole assumere senza note aspre che possano alterare l’aroma dei liquidi.

Le coil Nicotin Salt Ready 
di Aspire

Potremmo svaparli con i nostri comuni dispositivi?

Nel dubbio, i produttori di hardware si mettono avanti e, attualmente prima sul mercato, Aspire mette in commercio le sue prime coil “nicotin salt ready” da 1,8 ohm per Aspire Nautilus e derivati compatibili.

 ????

Cosa hanno di particolare i liquidi contenenti sali di nicotina? Tra gruppi tecnici segreti di Facebook e qualche forum estero, sembra che l’acido benzoico presente nei sali di nicotina sia molto aggressivo con le testine, imbrattando velocemente il cotone sporcando la coil, mettendola fuori uso precocemente e, in molti, ne sconsigliano l’uso in apparati rigenerabili (non ho capito il perché, forse per evitare al massimo i contatti col liquido).
Altro problema, dovrebbe rendere il liquido più denso, dando problemi di alimentazione se non vengono utilizzati dispositivi dotati di fori di immissioni liquido più grandi della media.

Vero? Falso?
La pod della Orion di Lost Vape, anche lei accreditata come “ready” per l’uso con liquidi contenenti sali di nicotina è facilmente lavabile (con ottimi risultati) e il pod originario che montai, dopo quasi 60 ml di tabacchi organici distillati Azhad ancora non da segni di decadimento o di calo di prestazioni, probabilmente perché non soffre liquidi che non sporchino in maniera drammatica.
Tra l’altro, svapando a zero nicotina, ha un hit notevole, forse anche più vivace (stesso liquido) che una coil Nautilus su Billet Box (sono due setup che uso molto spesso per il quotidiano)

Mmmh…

Le Aspire da 1,8 ohm.

Trovo in listino su uno shop italiano le coil “nicotin salt” di Aspire per Nautilus e compatibili, stesso valore di resistenza di precedenti prodotti, riconoscibili perché gli o-ring della testina sono in un visibile e riconoscibile colore verde.

Ho provato le 1,8 ohm BVC a ceramic wicks, le 1,8 ohm in cotone organico, le 1,8 ohm in clapton coil per Triton Mini (compatibili Nautilus), che faccio?
Dato il prezzo accessibile del blister, per una sera posso divertirmi senza bisogno di Playstation e videogiochi.

Si prova!

Niente di nuovo sul fronte occidentale: il pacchetto è identico a quello tradizionale di Aspire (solo viene menzionato il Nautilus AIO, forse suggerendo l’uso di liquido contenenti sali di nicotina sulla loro pod, a “impreziosire” il package una stampigliatura color oro nel fondo della scatola con indicata la sigla “NS”, identificativa del tipo di coil predisposta per “Nicotin Salt”

Se non fosse per gli o-ring verdi (come sulle Ni200 per Triton Mini, dove gli o-ring sono rossi), la coil è del tutto identica alle coil normali.
Le sbircio, anche la consistenza del cotone del corpo assorbente sembrerebbe identica a quello standard, stesso colore, indicativamente la stessa densità, solo i fori di immissione liquido sono più grandi…

Le provo.
Per fare una comparativa seria sarebbe bello provare in parallelo (stesso liquido, stessa box) le BVC da 1,8 ohm standard, le 1,8 ohm clapton coil per Triton Mini e le Nicotin Salt.

(Almeno) tre Nautilus li ho, tre box con lo stesso circuito (DNA75) le ho, e per fare la controprova, ho tre SXK BB60w, le Billet Box cloni SXK con circuito DNA60 originale Evolv.
Uso intensivamente la Nicotin Salt e, nel caso di dubbi, provo al momento le altre coil.
Nautilus su DNA75

Al primo approccio, meno aroma, più o meno la perdita aromatica (i vecchi svapatori di Nautilus si ricorderanno) è all’incirca la stessa da quando Aspire passò dai corpi assorbenti in fibre ceramiche a quelli in cotone organico, aroma meno nitido e pieno.

Le coil mi sembrano più reattive rispetto alle 1,8 ohm standard (su hCigar V75), sembrano meno “dure” a voltaggi bassi (…bello sforzo, sono pensate per funzionare su pod a voltaggio non regolabile….) ma mi sembrano meno propense a reggere voltaggi più alti (le 1,8 ohm arrivano con buona resa a 5,2 volt, le 1,8 ohm clapton a 5,5/5,6 volt, le Nicotin Salt sopra i 4,8 volt mi sembra che “pasticcino” l’aroma del mio Er Nocciola di Azhad con una percettibile perdita di resa.

Problema non da poco, se uno ha bisogno di nicotina alta (o forse ancora più alta, usandola in sali) tipicamente svapa liquidi gusto tabacco in grado di surrogare, anche alla percezione, il gusto della sigaretta, gli aromi a base tabacco rendono bene se svapati caldi, a voltaggi più elevati (il vecchio Innokin i30, dual coil, aveva il suo unico pregio nel reggere voltaggi più elevati, svapando caldo e facendo sembrare il Virginia di Dekang > uno degli aromi della mia “gioventù di svapatore” quasi un gusto tabacco, tanto quanto svapandolo in single coil a voltaggi più bassi su un Kanger Protank mostrava tutta la sua pochezza, sapendo di amaretto e nocciola ma non di tabacco) e di conseguenza una coil per “tanta nicotina” che soffre lo svapo più caldo e voltaggi un po’ più alti mi sembra un controsenso.
Se uno svapa tabacchi (europei, con nicotina normale senza additivi), una coil come la 1,8 ohm BVC normale o meglio clapton, pensata per essere usata continuativamente a voltaggi più alti mi sembra una scelta preferibile.

Altro aspetto, anche se non ho avuto modo di provarlo personalmente, i fori di immissione liquido maggiorati e probabilmente la maggior “grossolanità” del cotone (studiato per liquidi più densi e imbrattanti) hanno dato parecchi problemi sulle pod che utilizzano coil Aspire, probabilmente le alimentazioni a 3,7 volt stabilizzati di quei dispositivi sono insufficienti per una vaporizzazione adeguata, da parte mia ho riscontrato solo una maggior produzione di condensa (o “allagamento di liquido”)e la necessità di pulire (agitando l’atomizzatore con un fazzoletto davanti al drip tip per schizzare eventuali depositi di liquido all’interno del corpo testina) più spesso che con le normali testine BVC.

Su Billet Box

Le tre testine su Confort Bridge di Atmistique originali.

Erogazione vivace (quella tipica dei circuiti Evolv), mentre col Nautilus ci si diverte al foro dell’aria minimo e con un tiro estremamente chiuso, perfetto per i gusti tabaccosi, sulla Billet (che non ha regolazione del flusso dell’aria e che di conseguenza resta più ariosa) il calo di aroma è lievemente inferiore, ma comunque percettibile.

Anche in questo caso, il mio Er Nocciola di Azhad viene reso perfettamente a 14 watt dalle clapton coil, le Nicotin Salt sopra i 12 watt tendono progressivamente a rendere più “confuso” l’aroma rendendolo via via meno nitido e gradevole facendo perdere di molto ne note di nocciola e vaniglia tipiche dell’aroma.

Se uno svapa fruttati o aromatici e non tabaccosi, la 1,8 ohm a voltaggi più bassi (e vaporizzazione più fresca) rende meglio, sembra meno “impacciata” e ancora si fa preferire (anzi, per chi svapa prevalentemente fruttati, mentolati e quasi mai liquidi tabaccosi restano ottime, per la loro “vivacità” anche a voltaggi più bassi, le 1,6 ohm).

La Nicotin Salt è quella che rende peggio delle tre, ma su Billet Box il divario è meno marcato.

Anche in questo caso, smontando il boro, noto maggior umidità rispetto che con le coil normali, umidità “vaporizzata” che lascia pensare più a condensa espulsa che a vere e proprie perdite di liquido (il boro era perfetto e le guarnizioni tenevano perfettamente sigillato).

Non ho ancora provato la durevolezza delle testine e se, effettivamente, questa testina dura più delle altre o se il corpo assorbente ha minor propensione a sporcarsi, ma è un problema del tutto relativo: con le coil standard comunque le cambio ogni due o tre settimane (lasso di tempo comunque lungo), quando ho voglia di cambiare liquido e quando ormai l’efficienza in vaporizzazione si è ridotta e la resa aromatica impoverita e con una produzione più frequente di condensa che “spegne” l’efficienza della testina in vaporizzazione e che richiede drenaggio più frequente, trattandosi sempre di corpo assorbente in cotone e coil in kanthal, coil che durano (forse) più a lungo ma con resa aromatica impoverita servono a poco.

Le 0.7 ohm BVC.

Prova al contrario: sono proprio necessarie?

Per provare i sali di nicotina nei liquidi e dovendo provare tre configurazioni in parallelo (zero nico, 1.5 mg/ml nicotina standard e 3.33 mg/ml nicotina in sali) ed essendomi rimaste solo due coil Nic-salt ho fatto la prova con le 0.7 ohm BVC tradizionali con coil a bobina e non a mesh.

Da sempre svapo usando sulle coil Nautilus basi 70/30 senza alcun problema di scarso tiraggio di liquido se lievemente più densi della norma e con i sali di nicotina hanno fatto la loro figura egregia, la coil con cui ho fatto la prova a fine flacone di liquido (60 ml svapati) ancora era efficiente e con la sua buona resa aromatica.

Senza impegno ne serietà ho provato un organico distillato di tabacco a 3.33 di nico (boosterino da 10 ml a 20mg/ml su 60 ml di liquido totale) ho provato la nicotina in sali anche su un Innokin Zlide e su un Dotstick Tank di DotMod.

L’Innokin Zlide non è un atom che mi abbia mai entusiasmato e anche da nuove le sue coil non mi hanno mai reso come aroma come le Aspire (oltre che avere una durata d’uso più breve, già a 40 ml svapati quando lo usavo la resa aromatica era fortemente deteriorata) ma i suoi 30 ml (poi mi sono stufato) svapati li ha retti senza che la coil si deteriorasse prima del suo uso normale, il DotStick tank (atom forse non eccezionale come resa aromatica ma robusto e con una buona durata d’uso delle coil) con le 0.6 ohm a mesh funziona perfettamente senza alcun problema col liquido a sali di nicotina che sto usando.

Morale della favola, le coil Nicotin Salt di Aspire non mi sono sembrate clamorose, forse più smorte aromaticamente rispetto alle 1.8 ohm BVC standard e con una durata d’uso non troppo evidentemente superiore alle coil normali nel caso di liquidi contenenti sali di nicotina utilizzati con coil standard.

 Ma allora a cosa serve una coil nicotin salt?

Secondo me, a nulla.
In paesi in cui è possibile utilizzare liquidi contenenti sali di nicotina (con cervello, evitando di sovradosarsi e intossicarsi) forse la coil potrebbe avere un senso, per svaparci liquidi tradizionali non mi ha convinto.
Se mai avessero una minor tendenza a sporcarsi non sarebbe più così fondamentale con la diffusione dei tabacchi organici distillati “4pod” e penso che con queste Nicotin Salt sarà difficile ottenere risultati più clamorosi, con liquidi “chimici” le coil non hanno mai dato (almeno con le coil originali Aspire) problemi di fuori uso precoce.

Resa aromatica comunque migliore di altri prodotti concorrenti ma lievemente  inferiore alle coil Nautilus standard, questo tipo di coil fa perdere uno dei punti di forza del Nautilus, la resa aromatica molto buona in tiro di guancia (e non le ho ancora provate sul Kabuki di House of Hybrids o sul Trillium di Eden Mods col riduttore, prodotti di ottima resa aromatica e che fanno “rendere” al meglio le coil Nautilus e sulle quali i risultati potrebbero essere ancora più tristi data la normale ottima resa di quei dispositivi).
Pregi ne hanno? Forse sì, uno: hanno fori di immissione liquido più grandi rispetto alle coil Nautilus standard, e come tale non dovrebbero aver problemi di immissione liquido nemmeno con liquidi più densi; io uso normalmente dei 70/30 sul Nautilus, ma visto che mi è capitato di leggere in giro “posso svapare il Crack Pie (o il Too Puft) sul Nautilus?”, sicuramente con le coil “nicotin salt ready” problemi di scarso tiraggio con liquidi molto densi non dovrebbero essercene, e, se reggono i Sali di nicotina, forse anche un imbrattamento meno veloce nel caso di liquidi particolarmente “zuccherosi” come i full VG, per chi ha voglia si vapare Too Puft o altri liquidi “ammeRIcani” di guancia e con coil a resistenza alta.

Se si dovessero trovare sfuse, una coil per provarla avrebbe senso, tanto per fare qualcosa di freak e per dire di averla provata, per doverci svapare all-day, è una novità del tutto inutile e secondo me meno performante rispetto al prodotto già circolante (le coil BVC da 1,6 e 1,8 ohm già in commercio).

Commenti