La nicotina.
Il principiante tipico che vuole iniziare a smettere di
fumare iniziando a svapare ,la prima domanda che pone è la canonica “a quanto
di nicotina inizio?”.
Non è una decisione da prendere a caso ne a sentimento ma va perfettamente
ponderata.
Cos’è la nicotina
- E' un alcaloide, ovvero come stimolante della dopamina e può avere effetti rilassanti (il famoso senso di relax dopo essersi fumati una sigaretta, frutto della gestualità ma anche degli effetti della nicotina) e che tende a dare forti sensi di assuefazione > il motivo per cui, smettendo di fumare “in tronco” aumentano gli stati ansiosi.
- E' un elemento tossico (dosaggi superiori ai 30–60 mg/ml possono causare intossicazioni gravissime), tant’è che la soglia imposta dalla legge 6/2016 al prodotto venduto (20 mg/ml) è anche quella riconosciuta negli ospedali e nei protocolli anti veleni come soglia oltre la quale si inizia a considerarla “tossicità relativa”.
- E' un prodotto che per sua natura ha effetto vasocostrittore ovvero riduce la sezione dei vasi sanguigni e aumenta la pressione arteriosa, motivo per cui la sua assunzione è sconsigliata a ipertesi e persone che hanno avuto problemi cardiaci o subito un infarto (e in questo caso, sostituirne l’assunzione dal fumo tradizionale alla sigaretta elettronica è ugualmente pericoloso).
Tipicamente i liquidi vengono prodotti (pronti o in versione
mix and vape) in alcune fasce prefissate (con qualche scostamento) di contenuti
di nicotina: 18, 9, 4.5 e 0 mg/ml di
nicotina (qualche produttore produceva anche degli intermedi pronti da 14
mg/ml).
Una buona cosa sarebbe, ove possibile, di incominciare a
svapare a non oltre 9 mg/ml riservando i 18 mg/ml solo a ex fumatori che superavano il pacchetto
e mezzo di sigarette al giorno, soglia
molto alta e al limite della tossicità, da usare come “tampone” per l’abbandono
delle sigarette in casi “gravi” e da ridurre entro 3 o 4 mesi a livelli più
bassi.
Mediamente ogni 3 o 4 mesi è possibile ridurre il dosaggio
di nicotina (“qualcosa mancherà” sicuramente ma ci vuole buona volontà per
disassuefare l’organismo a un composto
sicuramente non atossico) e, con step calcolati, si può arrivare dopo un anno /
un anno e mezzo anche a svapare zero nicotina.
“Se non c’è nicotina non c’è aroma”: potrebbe essere vero per i gusti tabaccosi
chimici che forse su base neutra potrebbero risultare poco veritieri mentre gli
estratti organici dal tabacco contengono già la nicotina presente nel prodotto
originario per cui miscelarli ulteriormente su una base nicotina è sovradosarne
la percentuale, lo è meno sui gusti aromatici e fruttati visto che normalmente
i frutti di bosco hanno tutti gli aromi possibili meno quello acido-acre della
nicotina aggiunta.
| Per riderci un po' su.... |
Alcuni, percependo “poco appagamento” nell’uso di certi
liquidi che però come aroma piacciono “retrocedono” passando a dosaggi di
nicotina più alti: ovviamente, per uno svapo più salutare, è consigliabile
operare in riduzione e nel caso ricercare un aroma/liquido pronto più adatto al
proprio palato (visto che ne esistono ormai una quantità enorme in circolazione,
anche diversificati).
Altra maniera di “forzarsi” la riduzione di nicotina per chi
si prepara i liquidi da solo partendo da aromi concentrati è aumentare le
percentuali di diluizione, compensano la perdita di “hit” (?) data dalla
nicotina con un maggiore impatto aromatico dato da un liquido più “forte” come
aromatizzazione.
Lo svapo, fatto con prodotti certificati e con hardware nel
range di utilizzo previsto non genera ne esala composti a tossicità rilevante,
e l’unico prodotto relativamente tossico presente in quantità degne di nota
(per volontà dell’utilizzatore) è appunto la nicotina: essendo comunque consigliabile la sua riduzione, soglie di consumo non
superiori a 4.5 mg/ml sono comunque tollerabili, incedere e mantenere troppo
prolungatamente dosaggi di nicotina elevati (una volta andavano di moda i 18
mg/ml di nicotina anche dopo uno o più anni di svapo) sono comunque poco
salubri.
Esperienza personale: quando vennero introdotte le accise
sui liquidi contenti nicotina “colsi la palla al balzo” per mettermi a svapare
a zero nicotina, salutare ed economico.
Il corpo umano tende facilmente a disassuefarsi all’assunzione della nicotina
tramite liquido e nel mio caso, avendo attraversato un periodo molto ansioso e
con conseguente voglia di sigaretta e bisogno di nicotina, mi sono ritrovato
che il mio fisico tollerava normalmente la nicotina delle sigaretta ma non più
quella nei liquidi, nemmeno a dosaggi bassissimi di 1.5 mg/ml.
Motivo per cui, se si è ansiosi, è sempre bene ridurre la
nicotina nei liquidi ma non azzerarla, pena avere una grandissima difficoltà (se
ci si riesce), rischiando di avere problemi di intolleranza dopo, sulle pod
riesco a “resistere” anche a dei 4 mg/ml di nicotina, su tank mi basta il minimo
di 1.5 mg/ml (il classico boosterino da 9 mg/ml su un mix and vape da 60 ml)
per scatenarmi attacchi di tosse e rendermi il liquido insvapabile.
Un po’ di bibliografia riguardante la nicotina:
La nicotina, il suo
metabolismo e i meccanismi che ne creano dipendenza;
Alcuni
aspetti tecnici della tossicità della nicotina.
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