Nozioni base di nicotina da svapo.

 La nicotina.

Il principiante tipico che vuole iniziare a smettere di fumare iniziando a svapare ,la prima domanda che pone è la canonica “a quanto di nicotina inizio?”.
Non è una decisione da prendere a caso ne a sentimento ma va perfettamente ponderata.

Cos’è la nicotina

  1. E' un alcaloide, ovvero come stimolante della dopamina e può avere effetti rilassanti (il famoso senso di relax dopo essersi fumati una sigaretta, frutto della gestualità ma anche degli effetti della nicotina) e che tende a dare forti sensi di assuefazione > il motivo per cui, smettendo di fumare “in tronco” aumentano gli stati ansiosi.
  2. E' un elemento tossico (dosaggi superiori ai  30–60 mg/ml possono causare intossicazioni gravissime), tant’è che la soglia imposta dalla legge 6/2016 al prodotto venduto (20 mg/ml) è anche quella riconosciuta negli ospedali e nei protocolli anti veleni come soglia oltre la quale si inizia a considerarla  “tossicità relativa”.
  3. E' un prodotto che per sua natura ha effetto vasocostrittore ovvero riduce la sezione dei vasi sanguigni e aumenta la pressione arteriosa, motivo per cui la sua assunzione è sconsigliata a ipertesi e persone che hanno avuto problemi cardiaci o subito un infarto (e in questo caso, sostituirne l’assunzione dal fumo tradizionale alla sigaretta elettronica è ugualmente pericoloso).

Tipicamente i liquidi vengono prodotti (pronti o in versione mix and vape) in alcune fasce prefissate (con qualche scostamento) di contenuti di nicotina:  18, 9, 4.5 e 0 mg/ml di nicotina (qualche produttore produceva anche degli intermedi pronti da 14 mg/ml).

Una buona cosa sarebbe, ove possibile, di incominciare a svapare a non oltre 9 mg/ml riservando i 18 mg/ml  solo a ex fumatori che superavano il pacchetto e mezzo di sigarette al giorno,  soglia molto alta e al limite della tossicità, da usare come “tampone” per l’abbandono delle sigarette in casi “gravi” e da ridurre entro 3 o 4 mesi a livelli più bassi.

Mediamente ogni 3 o 4 mesi è possibile ridurre il dosaggio di nicotina (“qualcosa mancherà” sicuramente ma ci vuole buona volontà per disassuefare l’organismo  a un composto sicuramente non atossico) e, con step calcolati, si può arrivare dopo un anno / un anno e mezzo anche a svapare zero nicotina.
“Se non c’è nicotina non c’è aroma”: potrebbe essere vero per i gusti tabaccosi chimici che forse su base neutra potrebbero risultare poco veritieri mentre gli estratti organici dal tabacco contengono già la nicotina presente nel prodotto originario per cui miscelarli ulteriormente su una base nicotina è sovradosarne la percentuale, lo è meno sui gusti aromatici e fruttati visto che normalmente i frutti di bosco hanno tutti gli aromi possibili meno quello acido-acre della nicotina aggiunta.

Per riderci un po' su....
Altro aspetto, la nicotina ha meno impatto nel tiro di guancia (quello tradizionale) mentre nel tiro di polmone (dove è maggiore la generazione del vapore e la conseguente insufflazione dello stesso) le dosi di nicotina vanno drasticamente ridotte risultando “pesanti” e fastidiosi dosaggi di nicotina superiori ai 4.5 mg/ml (il tiro di polmone, per il maggiore “impatto” di vapore e anche di aroma può essere una maniera molto buona per “forzarsi” una riduzione dei dosaggi di nicotina assunta).

Alcuni, percependo “poco appagamento” nell’uso di certi liquidi che però come aroma piacciono “retrocedono” passando a dosaggi di nicotina più alti: ovviamente, per uno svapo più salutare, è consigliabile operare in riduzione e nel caso ricercare un aroma/liquido pronto più adatto al proprio palato (visto che ne esistono ormai una quantità enorme in circolazione, anche diversificati).

Altra maniera di “forzarsi” la riduzione di nicotina per chi si prepara i liquidi da solo partendo da aromi concentrati è aumentare le percentuali di diluizione, compensano la perdita di “hit” (?) data dalla nicotina con un maggiore impatto aromatico dato da un liquido più “forte” come aromatizzazione.

Lo svapo, fatto con prodotti certificati e con hardware nel range di utilizzo previsto non genera ne esala composti a tossicità rilevante, e l’unico prodotto relativamente tossico presente in quantità degne di nota (per volontà dell’utilizzatore) è appunto la nicotina: essendo comunque consigliabile  la sua riduzione, soglie di consumo non superiori a 4.5 mg/ml sono comunque tollerabili, incedere e mantenere troppo prolungatamente dosaggi di nicotina elevati (una volta andavano di moda i 18 mg/ml di nicotina anche dopo uno o più anni di svapo) sono comunque poco salubri.

Esperienza personale: quando vennero introdotte le accise sui liquidi contenti nicotina “colsi la palla al balzo” per mettermi a svapare a zero nicotina, salutare ed economico.
Il corpo umano tende facilmente a disassuefarsi all’assunzione della nicotina tramite liquido e nel mio caso, avendo attraversato un periodo molto ansioso e con conseguente voglia di sigaretta e bisogno di nicotina, mi sono ritrovato che il mio fisico tollerava normalmente la nicotina delle sigaretta ma non più quella nei liquidi, nemmeno a dosaggi bassissimi di 1.5 mg/ml.

Motivo per cui, se si è ansiosi, è sempre bene ridurre la nicotina nei liquidi ma non azzerarla, pena avere una grandissima difficoltà (se ci si riesce), rischiando di avere problemi di intolleranza dopo, sulle pod riesco a “resistere” anche a dei 4 mg/ml di nicotina, su tank mi basta il minimo di 1.5 mg/ml (il classico boosterino da 9 mg/ml su un mix and vape da 60 ml) per scatenarmi attacchi di tosse e rendermi il liquido insvapabile.

Un po’ di bibliografia riguardante la nicotina:

Cos'è la nicotina;

La nicotina, il suo metabolismo e i meccanismi che ne creano dipendenza;

Alcuni aspetti tecnici della tossicità della nicotina.

 

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