Problema tecnico: sei anni fa, quando entrarono in vigore le accise e le varie tasse, svapando ormai da un paio d'anni a nico bassissima feci la stupidata di mettermi a svapare a zero, solo aroma e base per il piacere di farlo.
Quattro anni dopo, causa lockdown, stress e cose varie
rispuntano fuori le sigarette; una ogni tanto non è un problema, due, poi
purtroppo ci si ricasca.
Ovviamente provo a riprendere ad usare nicotina nei liquidi
ma è un disastro, anche a 3 mg/ml bastava un tiro ed erano colpi di tosse da
morirci.
Vado dal medico, gli parlo e mi fa notare che con il non uso
il mio metabolismo sarebbe potuto essere diventato intollerante alla nicotina.
Gli chiedo di poter fare esami clinici per verificare l’intolleranza alla nicotina e la risposta è quella tipica da medico che tratta sigarette elettroniche e analogiche nella stessa maniera: “lei deve fare una cosa sola, smettere!” come se fosse facile, sia per l’assuefazione e la dipendenza alle sigarette, sia per il dover rinunciare all’unico hobby vero che ho, lo svapo.
E allora debbo arrangiarmi da solo, non potendo ricevere
supporto e facendomi esperimento addosso.
Compro un booster di nicotina standard da 20 mg/ml, prendo
il mio liquido da 60ml zero nico, lo faccio a “porzioncine” da 10 ml coi
flaconcini piccoli e provo a farne varie versioni contenenti nicotina, i
beccucci dei nostri flaconcini gocciano 0.4 ml ogni goccia, 3 gocce fanno 1ml,
provo a fare un po’ di campioncini e provarli.
3 e 2 mg/ml mi procurano colpi di tosse fortissimi, 1.5 mg/ml la tollero ma è
un dosaggio “terapeuticamente” troppo basso e del tutto insufficiente per i
miei problemi e per disassuefare dalla nicotina.
Provo, cerco, studio. E trovo notizie sulla nicotina in
sali.
Ne parlano tutti un gran male, venivano usati qualche anno fa sulla Juul,
vengono usate oggi sulle usa e getta…
Li provo, ormai è l’ultima soluzione che mi è rimasta.
Premessa: i sali di nicotina (come pure la nicotina)
sono prodotti tossici, da utilizzare con tutte le precauzioni del caso evitando
di giocare al farmacista con lavorando sali di nicotina in polvere, complicati
e pericolosi da maneggiare.
Le mie prove le ho fatte usando booster pronti da 10ml di un grosso produttore
certificato, comunicati al Ministero (come previsto dalle normative di legge) e
soggette ad accise ed imposte, non prodotti sconosciuti provenienti da non si
sa dove.
La nicotina.
La nicotina è un prodotto chimico normalmente presente nel tabacco.
Nella lavorazione delle foglie del tabacco (nelle sigarette, nei trinciati per
pipa o nelle foglie usate intere per produrre i sigari no) vengono spesso
lavate con sostanze chimiche (i più furbi usano ammoniaca) che “puliscono” la
nicotina dall’acido benzoico presente aumentandone il PH e quindi l’”hit”, tale
operazione non serve ad altro che per “pompare” il tabacco durante la
lavorazione, facendo sembrare aromatici e vivaci foglie di tabacco anche di
qualità bassa e altrimenti poco aromatiche.
In questa maniera la nicotina aumenta la propria acidità, aumenta la sua
percettibilità e di conseguenza il tabacco acquisice un aroma più forte e deciso.
La nicotina in sale altro non è che la nicotina “base”
presente senza trattamenti chimici che ne “amplifichino” l’aggressività alla
percezione, motivo per cui una nicotina “acida” ad un certo dosaggio è
percepibile, il sale di nicotina invece è neutro e praticamente insapore.
Nota 1: qualche anno fa (ma anche oggi, con le sigarette usa
e getta) c’è la pessima abitudine di assumere per gioco dosi di nicotina
elevate (esistono sigarette usa e getta fino a 50 mg/ml): la nicotina, essendo
un vasocostrittore, alza la pressione sanguigna e da un senso di maggior forza
ed energia, un po’ come quelli che per restare svegli si “bombardano” bevendo
Red Bull, unico difetto molto pericoloso è che, aumentando la pressione
sanguigna (ipertensione) e la frequenza cardiaca (tachicardia) a dosaggi
elevati e sotto sforzo il rischio di infarto si eleva in maniera molto
pericolosa, motivo per cui i dosaggi di nicotina vanno valutati con
intelligenza e consapevolezza meglio se con l’ausilio di un medico.
Nota 2: perché non vengono venduti prodotti “legali”
contenenti nicotina con dosaggi superiori ai 20 mg/ml? Cosa passava in mente al
legislatore quando ha “inventato” certi numeri?
Nulla, 20 mg/ml (previsto in vari protocolli medici e sanitari) è la soglia
stabilita oltre il quale il contatto o l’ingestione di nicotina viene ritenuta
potenziale veicolo di intossicazione.
Chissà, PH abbattuto, mancanza di percezione, forse la
nicotina in sali potrebbe essere la soluzione ai miei problemi.
Compro un booster di un noto produttore (TNT Vape), l’unico
facilmente reperibile tra quelli “legali” e preparo un liquido di quelli mix
and vape, 20ml di aroma a bassa concentrazione, 30 ml di glicerolo e il mio
boosterino da 10 ml; 20mg di nicotina x 10 ml di booster = 200 mg di nicotina,
diluiti su 60 ml di liquido totale 200 :
60 = 3.33 mg/ml di nicotina totale, un dosaggio superiore a quello da me
tollerato di nicotina normale e soglia che, sempre parlando di nicotina
“standard” mi faceva esplodere di colpi di tosse.
Provo, un primo tiro breve di prova, e non percepisco alcun
fastidio. Riprovo, tutto tranquillo e decido di provare a svapare in flavour,
aria aperta, “tirate” più lunghe e quindi maggiore insufflazione di vapore (e
conseguentemente di nicotina), e continuo a non dare colpi di tosse.
E a stare bene, nessuna cefalea, mi misuro la pressione arteriosa e non mi si è
alzata, il cardiofrequenzimetro del mio smart watch dice 74bpm, soglia del
tutto regolare, la mia nicotina in sali non mi sta creando problemi.
Svapo tutto il giorno, nessun colpo di tosse, nessun problema, niente capogiri
e niente frequenze cardiache anomale, tutto bene.
Giunge l’ora di andare a letto e, altro sintomo di sovradosaggi da nicotina, sono
insonnia e difficoltà a prendere sonno; problema che non mi si pone, doccia, a
letto e in dieci minuti al massimo sono addormentato.
Mi sveglio, è sabato: che esperimenti posso fare? Di cosa sa
la nicotina in sali? Che differenza c’è con la nicotina normale?
Prendo l“Er Nocciola” di Azhad a nicotina 1.5 mg/ml che avevo usato per le mie
prove di svapo con nicotina standard, ne ho un’altra bottiglia nuova che
miscelo, ne prendo 10 ml e lo tengo da parte a zero nicotina, al residuo del
flacone, 50mg di liquido, gli aggiungo il mio boosterino di nico, 3.33 mg/ml di
dosaggio.
Per fare comparazioni in parallelo occorre tassativamente lo
stesso hardware, ma non è un problema: pesco tre delle mie nove Billet Box
DNA60, tre boro identici di Aspire per Boxx e coil Nautilus, tre coil “neutre”,
le 0.7 ohm a mesh per Nautilus prese dalla stessa scatoletta di coil nuove.
Settaggio, 16 watt, 3.4 volt in alimentazione.
Nota 3: mi è capitato di leggere su alcune
pubblicazioni di una potenziale maggiore deteriorabilità della nicotina in sali
anche se secondo me nessuno ha mai fatto prove identiche sulla nicotina
“standard”, nel caso come in tutti i prodotti da svapo è bene evitare dripper
dual coil e alimentazioni “stacked” doppia batteria in meccanico da 8.4 volt in
uscita, a temperature di svapo elevate non è la nicotina il peggior pericolo se
si deteriora (leggasi acroleina, se mi viene voglia ne scriverò) ma a
temperature di svapo standard tipiche dello svapo MTL la nicotina è
assolutamente stabile e non deteriorabile.
Passo la mia giornata “giocando”, svapando il mio Er
Nocciola pescando una Billet a caso a rotazione e cercando di indovinare quale
sia il dosaggio di nicotina presente (le tre box hanno colori diversi e mi sono
annotato il colore e il dosaggio di nicotina del liquido presente nel boro): il
liquido a zero ha una resa DEL TUTTO IDENTICA rispetto al liquido con nicotina
in sali a 3.33 mg/ml, il liquido da 1.5 mg/ml di nicotina standard ha sotto
sotto una punta di aspro, può piacere perché aumenta l’hit per alcuni, a mio
gusto tende un po’ a “impastare” l’aroma.
Provo tutto il giorno, visto che procede tutto tranquillo spalanco l’air flow
all’immissione massima e inizio a svapare in flavour (o a “mezzo polmone”, è
uguale): liquido a zero e a nicotina in sali nessun colpo di tosse, con la
nicotina standard qualche colpetto tipico della mia intolleranza alla nicotina
scappa.
E quindi?
Con la mia intolleranza alla nicotina superiore ad 1.5 mg/ml
(dosaggio talmente basso da essere inutile, sia per la resa aromatica sia
“terapeuticamente” per sedare il bisogno di nicotina e di sigaretta) sarei
dovuto schiantare prima ma quattro giorni e più di 25 ml di svapo a sali di
nicotina non mi hanno dato alcun problema di intolleranza, ed è una ottima
cosa.
Funziona, anche se 3.33 mg/ml non è una soglia elevatissima
ho notato un’attenuazione della sensazione di ansia tipica del “è tanto che non
fumo una sigaretta, me ne accendo una” e il tutto vuol dire che il suo lavoro
(calmare i miei stati di ansia, non scatenare la mia intolleranza) lo ha fatto
benissimo.
Extra, ho provato a dosare un liquido a 6mg/ml di nicotina in sali e in questo
caso la percezione di sovradosaggio con tachicardia e la mia classica cefalea
da sbalzo (in alto) di pressione arteriosa più facile sotto sforzo l’ho
percepita, bisogna stare attenti con i dosaggi di nicotina in sali, non la si
sente ma è presente, va considerata e non bisogna scherzarci.
Pro? Nel mio caso mi ha risolto il problema di intolleranza
alla nicotina che avevo, bruciori in gola e facili colpi di tosse con liquidi a
nicotina anche a dosaggi non troppo alti e, per chi sta smettendo di fumare e
quindi ha bisogno di nicotina ma vuole una resa aromatica “pulita” i sali di
nicotina non aggiungono note acri e pungenti all’aroma del liquido, assumendola
sì ma senza “sporcare” l’aroma.
Contro? C’è gente, ne ho conosciuta, che l’aroma della
nicotina standard è un add aromatico al liquido stesso, e in questo caso la
nicotina in sali potrebbe rendere loro il liquido troppo “insipido”.
C’è chi predilige l’hit, il colpo in gola quando si svapa e sicuramente
anche in questo caso un liquido contenente sali di nicotina potrebbe dare una
percezione più fiacca.
E al “bimbominkia”, specie sempre più diffusa nel mondo
dello svapo: iniziano a svapare guardando sui gruppi Facebook, non conoscono le
basi tecniche minime necessarie per utilizzare e “giocano” senza alcuna
cognizione di causa comprando roba su siti online senza leggerne nemmeno le
specifiche tecniche.
E se una base di nicotina che “non è acida” potrebbe attirargli l’attenzione,
se gli da “poco gusto” e se iniziasse ad abusarne “tanto non si sente niente”
sarebbe facile rischiare l’intossicazione, la nicotina in sali è ottima, ha sue
peculiarità ma va utilizzata con assoluta cognizione di causa visto che resta
sempre nicotina, un composto chimico potenzialmente tossico e mentre il sapore
acido della nicotina standard è un buon avviso di uso eccessivo e necessità di
ridurla, i ragazzini americani che giocavano con le pod della Juul da 48 mg/ml
di nicotina nel 2017/2018 finivano in ospedale senza nemmeno essersene accorti.

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