Il VII Tank di Umbrella Mods - il tank.

 

Il VII Tank di Umbrella Mods

Periodo un po’ di ferma nello svapo, poche novità vere: nel campo delle elettroniche poco da inventare, già un DNA60 aggiornato e ben settato (per i modder e gli svapatori nerd che ci si applicano), un Dicodes BF60,  uno Yihi SX600J o un Nucleo Nano di Omega Vapers hanno potenzialità talmente estreme che un vaper medio in watt si e no ne sfrutta il 20% (quasi nessuno imposta il boost, funzione semplice ma che secondo me con i tabacchi migliora nettamente la resa) motivo per cui, a parte l’estetica (il DNA60 Color di fatto non aggiunge nulla in prestazioni al mio amatissimo DNA60 “bianco e nero”), nessuna reale novità, escono box fatte con materiali più pregiati o più belli, ma tecnicamente nessun reale miglioramento che noi si possa sfruttare.

Atomizzatori: non parlo di rigenerabili, già da qualche anno mi sono stancato di un mondo fatto di atom “definitivi dello svapo” recensiti come fantastici e che poi dopo due settimane intasano i mercatini dell’usato e altri atom “ultimate” che ogni quattro mesi vengono emendati e ne viene prodotta una nuova versione, se il vecchio Nautilus da 5 ml con le sue coil da 1.8 ohm è inesorabilmente un punto di riferimento, se un atom rigenerabile strepitoso e irripetibile dopo 4 mesi, all’uscita della versione nuova non lo è più, tanto strepitoso e irripetibile non era.

Le testine… Dopo 14 anni di svapo mi è salita un po’ di noia di sbattermi ad arricciare fil di ferro, un buon prodotto a testina fa benissimo il suo lavoro: resa aromatica soddisfacente,  coil che reggono fino a 60/80 ml di svapo (4 euro ogni due settimane sono un prezzo onesto per chi ne spendeva 5 al giorno per un pacchetto di sigarette), liquidi organici che possono essere utilizzati sulle coil (l’organico filtrato non azzecca nulla col tabacco di origine da fumato così come l’organico “sporco”) e prodotti molto ben costruiti.

Aspetto fondamentale degli atom a testina (è buffo a dirlo) è la testina, ovvero la reperibilità della ricambistica: atom bellissimi (come lo Stratos e il Typhoon di Council of Vapor o il mio amatissimo Evo di DDP Vape) con le testine reperibili solo fino a che il produttore ha voglia di farle e dopo due anni ci si ritrova per le mani un piccolo gioiello inutilizzabile utile solo come fermacarte (e anche marchi grandi come Innokin fanno lo stesso scherzo)
Aspire, che da 12/13 anni produce il loro vendutissimo Nautilus, ha le stesse testine che vengono utilizzate oltre che sui suoi atom su molti bridge da boro mod e su molti atom prodotti da modder o altri produttori tant’è che forse il 50% del fatturato di Aspire (il più grande produttore mondiale di prodotti da svapo) è dato proprio dalle testine per Nautilus.

E i modder anche famosi iniziano a produrre prodotti high end a testine Nautilus: il leggendario e praticamente perfetto  Kabuki di House of Hybrids e il GEM RC di Mark Bugs (una delle migliori regolazioni di air flow che abbia mai provato), ormai introvabili e fuori produzione.
Ma in tempi recenti (e reperibili), un prodotto sottovalutatissimo come l’inglese Twin di EVL Vapor , il francese Puppy di Animodz (molto bello e ben funzionante, dotabile di un accessorio a parte che lo trasforma in un rigenerabile vero e proprio, non la solita testina ricostruibile degli RBA) e il perfetto Millenium GC di The Vaping Gentlemen Club, normale o col kit Nano che io adoro, di cui vennero fatti molti annunci ma che come progetto è stato abbandonato (e magari una versione DLC o testine con setup di coil diverse da quelle di Aspire l’avrebbero reso un prodotto veramente unico).

Poi basta.
Un costruttore francese, Umbrella Mods, annuncia la vendita di un nuovo atomizzatore, il VII Tank che va a testine e compatibile (?) con coil Aspire.

Potrebbe essere molto interessante.

Il VII Tank di Umbrella Mods.

SPOILER: è un tank con delle caratteristiche costruttive molto particolari che lo rendono inadatto a persone poco accurate nell’uso o per utilizzi (“atom da cantiere”) a facile rottura, perché è un prodotto molto delicato e che richiede un utilizzo preciso, poi vedrò il perché.

La costruzione

Il "ciccino" in versione nera

22mm di diametro precisi precisi, la costruzione è molto particolare: il top cap è fisso, avvitato alla “campana” dell’atomizzatore in materiale plastico internamente filettato, motivo per cui, forzando o facendolo cadere e urtando “di testa” si corre il rischio di danneggiare la filettatura della campane e quindi l’atom risulterebbe non più fissabile e riassemblabile.

Classico vetrino di ricambio, su alcune versioni danno un altro pyrex trasparenti, su altre confezioni ne danno uno satinato (mi sono ritrovato il satinato nel black e il normale nella Titanium Edition) e non mi è chiaro il criterio.
La campana è il cuore pulsante dell’atom: fissa il top cap sigillando il tank in pyrex, ha il foro in cui infilare la coil (ad incastro a pressione, senza avvitamenti) fa da fondello e in un angolino è presente un tappo di silicone che copre il foro per il refill (comodo) del liquido.

Delicatissimo, per lavarlo quando si cambia liquido E’ SCONSIGLIATISSIMO SMONTARLO, meglio lavarlo (come il Zenith di Innokin) smontando la coil e facendo colare il filo d’acqua calda all’interno facendo colare l’acqua “sporca” dal drip tip evitando di smontarlo rischiando di danneggiare la filettatura della campana.

(Maledetti, sul mio splendito Titanium Special Edition la campana standard è in peek e mi si è spanata la filettatura che fissava il top cap, comprato il ricambio > campana compatibile con le Caliburn G coil di Uwell, il ricambio era in acciaio bello bello, e dato il prezzo dell’atom la campana in acciaio potevano darla in dotazione di serie).

La campana, in materiale plastico, viene fissata al fondello metallico tramite tre piccole calamite; in questa maniera lo smontaggio del fondello è  comodissimo e non rischia incastri o danneggiamenti delle filettature ma richiede qualche piccola attenzione: nel fondello è presente un taglio che deve essere fatto combaciare con una serie di forellini presenti del fondello e la regolazione dell’aria avviene facendo combaciare più o meno forellini con il taglio del fondello lasciando scoperti quelli in grado di fornire l’immissione d’aria adatta alla propria svapata.
Ovviamente il contatto tramite calamitine è interessante ma non troppo stabile: se si raccoglie la box prendendola per il drip tip (molti lo fanno) probabilmente il VII Tank si stapperà lasciando la box appoggiata dov’è (o facendola cadere) rimanendo con il blocco tank e campana in mano, non avendo fermi è molto facile girare l’atom e cambiare l’impostazione dell’aria che è da ricontrollare tutte le volte che la box viene mossa o riposta.
Il contatto tra la coil e il positivo dell’alimentazione della box viene garantito da un piccolo perno a testa piatta che, con la punta che fa contatto con la base della testina e con il piattello che fa contatto con il piattello della batteria.

DIFETTO: questa regolazione a molla ha una escursione molto ridotta e praticamente il

Il package di vendita, con tank in
pyrex di ricambio e quattro coil
in dotazione

piattello va a filo con la filettatura esterna di avvitamento all’attacco 510, motivo per cui è SCONSIGLIATO installarlo su dispositivi meccanici dotati di attacco ibrido, perché andrebbe a generare, appoggiando entrambe le polarità di alimentazione dell’atom (il piattello il positivo, la filettatura esterna il negativo) sul top della batteria (positivo) andando a generare un cortocircuito col rischio di danneggiamento della batteria, del dispositivo e nel caso il dispositivo restasse incustodito, incendio della batteria.

Altro problema dato dalla scarsa escursione del piattello, per poterlo utilizzare serve una batteria con la regolazione del positivo a vite (alzandola) o con un’autoregistrante a molla con elevata escursione se no l’errore “check atomizer” è in agguato, una Semiorka R7 di Kluster Mods (il peggior piattello autoregolante che ho) con cui l’ho provato non va a contatto, per fare le prove utilizzerò una Taifun Box di Smokerstore circuitata Dicodes, forse la box più perfetta che ho > e infatti, con lei completamente e strettamente avvitato va a contatto benissimo.

CONSIGLIO 2: data la “ballerinità” del contatto tra campana e fondello, l’optimum sarebbe usarlo su una box SBS in cui l’atom risulta un po’ incassato e “fermato” dai bordi della box, e infatti la “perfezione d’uso” l’ho trovata su una box con lo spazio per l’atom un po’ “stretto e costretto” come la ARX AL di Telli’s Mod.

Il blocco campana-fondello con 
tappo per il refill e fermo a magneti.

E’ compatibile con coil Aspire: non con le Nautilus classiche ma con le Flexus coil (che poi è più probabile trovare denominate come AF Coil), bullet coil (da infilare a pressione e non da avvitare) che equipaggiano la pod Flexus con valori di resistenza da 0.4, 0.6 e 1.0 ohm anche se viene fornito di serie con coil UMB di Umbrella Mods (si distinguono dalle Aspire perché le Aspire sono cromate, le Umbrella Mods sono lievemente dorate), con i soli valori di resistenza da 0.65 e 1.1 ohm.

Come optional da comprare a parte c’è la campana predisposta per utilizzare le coil Uwell della Caliburn  POD, disponibili con resistenze da 0.85 e 1 ohm, e 0.85 ohm è un valore interessante, quasi quasi faccio la c@##ata e provo anche quelle...

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