Il DNA60 small screen - Un lutto in arrivo?

Il 13 marzo 2024.

Giornata di lutto profondo per noi nerd appassionati di svapo, di elettronica ma soprattutto di elettronica da svapo (che è meglio!): entra in commercio il nuovo DNA 60 in versione Color e secondo alcune fonti non ufficiali ma che fin ora l’hanno sempre azzeccata, Evolv sembrerebbe andare a cessere progressivamente la produzione del DNA 60 “bianco e nero” sostituendolo via via con la versione DNA60 Color che è totalmente compatibile come ingombri e dimensioni, tant’è che già un po’ di modder senza alcuna modifica alle scocche e alle lavorazioni forniscono già battery box equipaggiabili, a scelta del cliente, in DNA60 standard o “colorato”.

Mah…. Il DNA60 Color richiede OBBLIGATORIAMENTE una presa USB o un installatore coscienzioso perché coi preset standard di Evolv è, malgrado sia uscito nel 2024, uno dei circuiti meno performanti e “tecnici” in circolazione, in barba a Dicodes che al suo V3 che dal 2016 usa lo stesso firmware, progettato e nato perfetto.


E poi, il DNA60 “bianco e nero” … Non malaccio nemmeno appena uscito ,ma se aggiornato alla versione firmware 1.2  SP8 diventava un circuito prodigioso: consumi di batteria risibili, boost facilmente impostabile, se aggiornata con i materiali corretti era una piccola furia da usare in controllo di temperatura e con setup estremamente intuitivi, visto che il 50% delle funzioni erano impostabili con le stesse combinazioni dei tasti che sono ormai un marchio di fabbrica di Evolv sin dal primo DNA20.
Già ho il cuore straziato.

Ma se il DNA60 è forse ad oggi il circuito più prodotto e installato su mod finora, ha un fratellino incompreso e poco amato.

Lo “schermone”.

Breve storia: esce il DNA20, primo circuito Evolv e dotato di schermo a sole due righe di visualizzazione, in fin dei conti, una volta scritto in grande i watt impostati e più in piccolo il voltaggio in erogazione e il valore di resistenza della coil installata non serve scrivere altro, due righe di display bastano e avanzano.

Esce il DNA30, che altro non è che un DNA20 con il minimo di coil gestibile abbassato da 1 a 0.5 ohm ma strutturalmente identico, tant’è che i due circuiti sono intercambiabili all’interno delle box che li montano, nel caso si vogliano fare degli upgrade.

La Unific di U-Mods

Esce il DNA40, minimo coil a 0.1 ohm, potenza alzata ma soprattutto circuito di controllo temperatura (anche se, nella prima versione, limitato all’uso del solo Nickel200 visto che il circuito venne sviluppato in collaborazione con Vaporshark che stava producendo coil in Ni200 per gli atom allora più diffusi), se il TC era attivo bisognava indicare il valore della temperatura della coil, e nelle prime versioni spariva in erogazione l’indicazione dei watt impostati e veniva sostituita dall’indicazione della temperatura della coil, con grosse bestemmie perché le prime batch del circuito la riportavano solo in gradi Farenheit, solo successivamente era possibile settarla in gradi Celsius perché abbassando al minimo i gradi “F” la box commutava l’impostazione della temperatura in gradi “europei”.

“Ma non si capisce che è un 40, sembra un circuito vecchio, certo che potrebbero fare qualcosa di nuovo”…. I bimbiminkia parlarono e così per essere veramente “moDDerna” Evolv produsse una versione del DNA40 con il display più grande, a tre righe che affianca il modello precedente a display piccoli, lo “small” e ora anche il big screen.

DNA40 big screen, uno dei circuiti più amati dai vaper, anche perché pur mantenendo la grinta in erogazione dei circuiti Evolv ora ha consumi di batteria bassissimi, molto meno “voraci” che sui DNA versione precedente.
Che poi non è vero, le stesse delizie erano sfruttabili anche sul DNA40 small screen che dalla versione “DNA40 Gold” avrà lo stesso firmware installato ma con un display a due anziché a tre righe.

Corre l’anno 2015, Yihi con l’SX350J fa uscire un circuito aggiornabile con TCR (ovvero in grado di gestire in TC tutti i materiali termoreattivi, non solo il Ni200) e Dicodes fa uscire la sua Dani Box che “inventa” il TCR e con un firmware talmente perfetto da subito da non richiedere aggiornamenti nemmeno dopo 9 anni.

E Evolv? Resta indietro.

Fa uscire il DNA75, ottimo circuito ma odiato dai modder “riciclatori” visto che aveva ingombri diversi e non poteva essere usato “riciclando” i progetti delle vecchie box che già erano equipaggiate col DNA30 e 40 tant’è che, per non perdere quote di mercato fece uscire il DNA60, circuito aggiornabile e programmabile, del tutto simile al DNA75 ma ridotto di potenza (per non farne un doppione) e con dimensioni che permettevano di utilizzarlo (come prima installazione o come upgrade nel caso di sostituzione del circuito) anche su box precedentemente dotate di circuito DNA 40 big screen, circuito che amo tantissimo e di cui ho scritto tanto.

E per upgradare box dotate di circuiti DNA20,30  e 40 schermo piccolo?

Il DNA60 small screen.

La Penom III di ArtChanic

“Ma fa cagare quel circuito, è vecchio e sembra i circuiti vecchi”.

L’ho sentito dire da una povera capra ignorante, e se non fosse stato in un posto molto frequentato mi sarebbe salito il cannibalismo.

A parte che i due circuiti sono identici, la board del circuito è del tutto uguale, la differenza è esclusivamente nel display, di 128 pixel di larghezza x 32 di altezza il big e 128 x 16 px lo small, tant’è che era sufficiente la sostituzione del display e l’installazione del relativo firmware per trasformarsi “in casa” il DNA60 da small a big screen o viceversa.

Il pregio? Upgradare circuiti vecchi, io trovai una Hana Modz V3 fuori uso su un mercatino e sostituendo il DNA30 bruciato (da un cretino che aveva infilato la batteria al contrario, prima del DNA40 i circuiti Evolv non avevano la protezione per le inversioni di polarità della batteria) dove, montando un DNA60 small screen sono riuscito a costruirmi la miglior box a scocca metallica prima dell’arrivo delle Strangers Mods, una box dall’aspetto old style ma con prestazioni furiose se usata in modalità TC.

E, soprattutto, mod compatte di dimensioni piccole: la IAIDO di BP Mods, convertibile da 18650 a “nana” in 18350, la Mellody Mini di Loud Cloud Mods, la Micarta Unific di U-Mods, la Penom V3 di Artchanic, tutte mod che in poco più che lo spazio occupato da una batteria 18650 riuscivano a coniugare un look “old school” da circuito “di una volta” a prestazioni elevatissime.

Peccato, circuito apprezzato da pochi ma che verrà probabilmente rimpianto da molti: Evolv che non è mai “ampissima” nella propria comunicazione (praticamente il DNA60 Color è uscito quasi ad insaputa dei modder che dovrebbero utilizzarlo) ha per ora in listino una soluzione (il 60 Color) in grado di rimpiazzare il precedente DNA60 “bianco e nero” ma non un prodotto “schermo piccolo” che possa essere di ricambio per le box DNA20/30/40 small che richiedessero la sostituzione del circuito, qualcuno in giro ha parlato di una riedizione del vecchio DNA30 ma dotato di TC e settabile tramite eScribe (anche se il sito ufficiale di Evolv dopo un mese e mezzo dall’uscita del 60 Color è ancora fermo al DNA 100 Color ormai uscito qualche mese fa).

Un lutto vero, dal nuovo listino Evolv potrebbe venire a mancare un qualcosa di importante, un ottimo prodotto che al momento non ha eredi ne sostituti oltre che essere, ad oggi, l’unica soluzione per l’upgrade o la riparazione di box mod vecchie equipaggiate da DNA20, 30 o  l’ottimo 40 a schermo piccolo.

Sigh!

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