Io adoro i tedeschi.
I tedeschi sono persone geniali, che costruiscono benissimo
cose che durano nel tempo.
Se no non sarebbero tedeschi.
Tanto tempo fa, in un paesino della Renania tedesca di nome
Herne, un gruppetto di ingegneri che di mestiere progettavano apparati per
l’automazione industriale ma che nel tempo libero svapavano decisero di farsi
un loro circuito, alla faccia del Provari di Provape e del DNA20 di Evolv.
E visto che il risultato che risultò era molto buono decisero di produrlo.
Fondarono una loro società, Digital COntrolled DEviceS ma visto che era troppo
lungo da scrivere, la abbreviarono in DICODES.
Esce il loro DANI, 15 watt reali il Basic, 20 l’Extreme
(potenze diaboliche per gli apparati di quei tempi), reggevano lo svapo in sub
Ohm (ufficialmente dichiarati con un minimo di lettura di 1 ohm rilevato in
corrente alternata > quindi come impedenza con la corrente continua erogate
dalla batterie > quindi misurato come resistenza reggeva fino a coil da 0.8
ohm.
Più pesante degli altri apparati, alcuni costruiti in alluminio, altri con le
lattine di Coca Cola riciclate, il Dani è costruito in vero acciaio della Ruhr,
lo stesso con cui vengono costruiti i carroarmati Leopard.
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| La Dani Micro 18500 microscopica davvero |
E, mentre il mio Innokin SVD e il mio zMax di Sigelei sono finiti smaltiti al RRAEE da un pezzo, un paio di miei Provari 2.5 un po’ stentano a funzionare, il mio Dani Basic V1 18350 ancora funziona perfettamente, il PIN 510 legge la resistenza senza sgarrare e anche il tappo di chiusura del vano batteria ha la filettatura perfetta, quindici anni e non sentirli.
Viene inventata da Vaporshark in collaborazione con Evolv la
possibilità di utilizzare fili termoreattivi per controllare esattamente la
temperatura della coil e del proprio svapo, il DNA40 utilizzava solo il
Nickel200 (o nichel puro), Joyetech e Yihi danno la possibilità di utilizzare
il titanio e i tedeschi di Dicodes?
Inventano il TCR (o “TC aperto”) dove, tramite una formula
ed inserendo il coefficiente termico (dato scientifico facilmente reperibile) è
possibile gestire qualsiasi materiale passato presente e futuro tant’è che
qualcuno ha anche osato fare coil in fili di tungsteno e addirittura d’oro. E
gli altri ad inseguire e a copiare, tant’è che il Dani V2 Plus e la sua
evoluzione V3 dal 2015 restano i migliori big battery “tuboni”, ancora
imbattuti.
Vanno di moda le box, dispositivi più compatti e tascabili
rispetto ai “tubi”, e visto che Dicodes non è da meno, nasce una nuova
famiglia, la Dani Box: la normale a batteria 18650, la No.6 con linea “a goccia” e batteria 26650 (ad oggi la
migliore maxi box mai uscita) e anche in versione 21700.
In comune, tutti più pesanti della media (di plastica nelle Dani solo la
listella in policarbonato che fa da protezione e copridisplay), tutte precise
(lo stesso software viene installato dal 2015 e da allora resta uno dei
migliori TC in circolazione) tutte indistruttibili, tutte splendide col loro
display sul top della box.
Ma i clienti sono rompicoglioni, “certo, un display più
leggibile sarebbe meglio”, e allora nasce l’FL80 con un display maggiorato e
con più informazioni indicate e più leggibile, i modder si lamentano “ma l’FL80
è troppo grande” (bugia, siete pigri e preferite i DNA visto che DNA20, 30 e 40
e 60 small screen hanno le stesse dimensioni e si possono così riciclare le
vecchie scocche e i vecchi progetti senza adattamenti) e Dicodes, che non ha
paura di nessuno, inventa il BF60, circuito dagli ingombri identici al DNA60
big screen con cui è perfettamente intercambiabile, io ho upgradato in Dicodes
qualche box DNA60 big screen perfettamente senza bisogno di adattamenti.
“Sì, ma Dicodes fa circuiti massimo da 80 watt…”. Giusto,
gli svapetti e i nuvoloni i bimbiminkia li facciano con le box della Wismec, il
prodotto Dicodes è pensato solo per persone distinte che svapano in MTL.
Off topic: più di 60 watt non è possibile farli con una
batteria 18650, anzi, li si fa solo con delle Sony VTC4 nuove che hanno
amperaggi in scarica altissimi, già con delle più oneste VTC6, LG gialle o con
le Samsung verdi già 50/55 watt a batteria completamente carica sono già un
risultato difficile da raggiungere, con una 18500 massimo sui 40 watt, con una
18350 non più di 25 watt, off ma non troppo perché serve per spiegare un
ragionamento di Dicodes.
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| Particola del frontale col display del V3 ma coi pulsanti di regolazione del BF60 |
E per gli amanti delle box piccole e leggere, la Dani Micro, circuito BF60, display bello leggibile, compatta e leggera, una delizia per gli utilizzatori di box comode, seppur anche lei tutta in metallo e dalla costruzione robusta e impeccabile.
Vanno di moda le box side-by-side, e con la Dani SBS Dicodes
fa già un prodotto più leggero, bellissimo e performante, per non restare
indietro.
Esce la Dani Micro SBS, essendo una box piccola non installa
un Dicodes a tre pulsanti ma un V3 Extreme (lo stesso del tubo Dani) settabile
a singolo pulsante, 60 watt e possibilità di essere usata con batterie 18650 ma
anche 18500 e 18350.
E qui nasce il problema, perché Dicodes è intelligente ma
certi soggetti che usano i loro prodotti NO: su un video su Youtube un noto
svaporecensore (?!?) la testa in modalità TC con la batteria 18350 ignorando
che i suoi 6/7 ampere massimi di scarica in continuo sono troppo bassi per
preriscaldare una coil in modalità TC che per sua natura fisica arriva a
raddoppiare il suo valore di resistenza e quindi tende ad avere resistenza
(espressa in ohm) molto bassa.
Bisogna fare qualcosa di bello e piacevole per gli utEnti e
qualcosa di intelligente per gli utOnti, che non si facciano male.
E perché non fare una box microscopica, dalle prestazioni
perfette ed adeguate alimentata da una batteria 18500?
Il BF60 è dura usarlo perché ha un display troppo grande per
ridurre di altezza la box dovendo alloggiare anche i tre pulsanti necessari per
il funzionamento mentre il V3 che avrebbe un display di dimensioni adatte
funziona in singolo pulsante.
E 60 watt sono una potenza che una batteria 18500 non potrà mai generare,
bisogna essere più intelligenti di chi fa certi esperimenti.
Esce la Dani Micro 18500: piccolissima, batteria 18500,
display piccolo e 40 watt di potenza massima.
Sembrerebbe una pensata MOLTO intelligente, che abbiano
fatto un BF60 in modalità small screen e con potenza ridotta?
Sarebbe tutto TROPPO spettacolare, occorre provarla.
E se funzionasse, sarebbe un vero capolavoro di innovazione.
Il seguito alla prossima puntata…


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