Il buon utilizzo di un atomizzatore a testina.

 “La testina è già fatta, quindi fa tutto da sola”.

Sbagliatissimo, per poter utilizzare molto bene un apparato a testina occorrono tante piccole precauzioni e attenzioni che, se attuate, lo fanno rendere a livelli ottimali, io è dal 2014 che a parte qualche volta per qualche esperimento fatto non arriccio fili di ferro o kanthal (che è un filo di ferro, cromo e alluminio).

Il buongiorno si vede sempre dal mattino, e per poter godere di un atomizzatore bene sin dall’inizio è opportuna qualche precauzione per il suo corretto utilizzo.
E per continuare ad usarlo bene, anche qualche trucco di piccola manutenzione.
Esaminerò un apparato dotato di testine Aspire per Nautilus, ma solo perchè è uno degli apparati più particolari e sensibili ad una corretta messa in opera. Nonché, sicuramente, quello che conosco meglio.
Ovviamente, queste precauzioni sono adatte per TUTTI i tipi di atomizzatori.
I primi passi

Il Kabuki di House of Hybrids, sette anni di
gioie infinite

Appena disimballato, la prima cosa da fare è settare la valvola del flusso dell’aria (ove presente) ovvero la ghiera posta in basso con quattro fori di areazione.
Non è assolutamente un gioco, perchè dal suo settaggio corretto dipendono molto le prestazioni complessive dell’atomizzatore.
Molti “perchè odio il tiro arioso!” La tengono di proposito chiusa al massimo “perchè a me piace il fumo denso”.
La valvola di controllo flusso aria deve sì regolare la densità della fumata, ma non in maniera casuale.
Come?
Ad atomizzatore vuoto si inizia a tirare dal drip emulando il tiro che si avrebbe svapando normalmente; la svapata deve essere naturale e senza sforzo (è l’aria che va regolata, non lo svapatore che deve tirare come con
la cannuccia di una Coca Cola), regolando le posizioni del flusso d’aria per avere una svapata morbida.
E’ di fondamentale importanza una corretta regolazione del flusso d’aria immes
so: tirare a fatica con la valvola di controllo aria settata troppo stretta comporta una disparità di pressione tra il “tiro” al drip e l’immissone d’aria dalla base.E visto che il sistema deve equilibrare le due pressioni, come fa? Ovviamente compensando il minor volume di aria presente con una immissione esagerata di liquido nel corpo di vaporizzazione, comportando, se va bene, gorgoglii e allagamento del corpo testina fino al tiraggio di liquidi dal drip effetto “cannuccia”.
Dopo tanto svapo e tanti tipi di atomizzatori usati non mi è mai capitato di avere ripetuti tiraggi anomali di liquido nel canale di aerazione, la prima volta, potrebbe essere una testina difettosa, la seconda è colpa di un’apparato settato male.
E Aspire Nautilus, che utilizzo già da fine marzo 2014, a parte un’inizio diffidente (dovetti imparare a conoscerlo), non ha mai sbagliato un colpo.

Il riempimento del liquido.
Come in tutti i casi, provvediamo al riempimento di liquido avendo cura:
– di non trafilare liquido nel tubo centrale;
– di non riempire fino alla cima del camino centrale: il Nautilus ha una corposa guarnizione di silicone nel fondello che, in sede di serraggio, se il tank è troppo pieno crea compressione e “spinta” di liquido nella testina e conseguentemente “effetto cannuccia”
Fatto ciò, con un pezzo di carta assorbente appoggiato al drip per chiuderlo, si agita l’atom stile “prete che benedice”: in questa maniera si ha l’espulsione per gocciolamento di eventuali liquidi infiltrati in sede di riempimento e, negli utilizzi successivi, eventuali condense
interne di vapori createsi nell’uso dell’atomizzatore.

L’”attivazione” della testina.
In caso di primo utilizzo, la testina è completamente asciutta. Può tirar liquido, può sapere di bruciato e deteriorarsi immediatamente o comunque precocemente. Come evitare tutto questo?
Con una procedura semplice detta “attivazione” della testina.
Una volta effettuato il riempimento, bisogna lasciare a riposo con l’atom in posizione verticale per un certo periodo di tempo per permettere a corpo assorbente della testina di poter assorbire correttamente il liquido da vaporizzare e dopo almeno un quarto d’ora il dispositivo è pronto per essere utlizzato.

Dopo di che si inizia a svapare con wattaggi lievemente più bassi del solito per verificare sia adeguatamente imbevuto avendo cura, nel caso si percepisca improvvisamente vapore più caldo o aromi strani , di interrompere la svapata > probabilmente il corpo assorbente della testina necessita ancora di qualche minuto di attesa per assorbire bene ed insistere serve solo a metterlo fuori uso in maniera irrecuperabile.
Fatto questo, l’atomizzatore correttamente riempito, correttamente attivato e e con il tiraggio dell’aria correttamente settato, funzionerà perfettamente.
Se non dovesse, occorre provare a cambiare testina. Se anche con la testina nuova dovesse ripetere i problemi, non si è eseguita la procedura correttamente. Ripetere.

Nota bene: consiglio per uomini bestie, pigri o che vanno di fretta: l’importante è che non si inizia a svapare con il cotone della testina asciutto (o semi asciutto), se no si rischia di bruciarlo con un bellissimo sapore e la testina irrimediabilmente danneggiata e non utilizzabile.
E visto che tutte le volte che debbo cambiare testina lo faccio di fretta (perché debbo fare cose e sono in ritardo), c’è un piccolo trucchetto che farà storcere il naso ai puristi ma che non sbaglia mai un colpo: prima di installare una testina nuova basta inumidire il cotone con acqua del rubinetto, asciugare la coil e agitarla con un pezzo di carta assorbente davanti per fare espellere acqua in eccesso.
La coil all’inizio farà poco vapore e poco aroma perché deve evaporare l’acqua e assorbire il liquido ma dopo qualche tiro che l’acqua si è vaporizzata e il liquido assorbito la testina funziona perfettamente senza problemi di cotone secco e sapori di bruciato, senza dover attendere i canonici cinque minuti almeno, di più se si svapa un liquido più denso (anche se solo preparato su base 70vg/30pg) e quindi più lento ad essere assorbito.

Scelta della testina e relativa resistenza.
Molto importante per una appagante esperienza di svapo è la scelta della resistenza della testina: tipicamente quelle a bassa resistenza hanno una maggiore capacità di svapo a bassi voltaggi, con un minor consumo di batteria e una generazione di vapore più fresco, adatte allo svapo di fruttati e aromatici dolci.
Di norma, le testine a maggior resistenza, generano vapore più caldo e richiedono voltaggi maggiori per una vaporizzazione efficiente.

E questo deve essere clamorosamente tenuto conto nella scelta delle testine da utilizzare.
Con testine a bassa resistenza è difficile svapare a 4,5 volt senza sentire sapore di bruciato (soprattutto
quelle in materiali molto termoreattivi come il niChrome) mentre con delle build in dual coil o a resistenza particolarmente alta è abbastanza improbabile svapare a 3,2 volt, ottenendo poco vapore e molti gorgoglii per insufficiente alimentazione delle bobine e conseguentemente liquido non sufficientemente vaporizzato.

Vado ad esempio le testine ASPIRE, molto esemplificative perchè identicamente utilizzabili sugli stessi apparati, per utili confronti essendo presenti entrambi i tipi.
Le BDC(c), Bottom dual (crossed) coil, la prima serie di testine di Aspire è a tutti gli effetti una testina dual coil (seppure a bobine incrociate).
Testine che richiedono maggior “spinta” (voltaggi a regime non inferiore allo standard “eGo” di 3,7 volt) e che tipicamente danno un vapore più tiepido.
Le BVC (Bottom Vertical Coil) sono testine monobobina bobinate a mesh: vi è solo una bobina, posta in verticale e “fasciata” in materiale assorbente, un po’ come avveniva con i vecchi cartom della Boge.
Si ha un minor consumo di batteria effetto della bobina singola, con una diversificazione di prestazioni in base alla resistenza: quelle da 1,6 ohm sono più morbide, rendono bene dai 3,0 ai 4,5 volt con un vapore pastoso ma più delicato, quelle da 1,8 ohm rendono bene dai 3,6 ai 5 volt.
E ovviamente il voltaggio influenza anche i consumi elettrici degli apparati e la durata di carica delle batteria.

Quindi, una scelta corretta delle testine influenzerà totalmente la resa dell’atomizzatore.
Nei package di vendita vengono comprese testine delle resistenze più disparate e il consiglio è quello di usarle con bonarietà scegliendo al primo acquisto ricambi di resistenza idonea.

E le testine sono “castigatrici”, visto che un loro utilizzo improprio è, nel caso di impiego a voltaggi troppo bassi comporta fastidiose infiltrazioni di liquido tipiche da sottoalimentaziione e temperature troppo basse della coil mentre nel caso contrario comporta  sapore di bruciato e deperimento precoce della testina stessa.

Alcune testine “perdonano” dando la possibilità, con un lavaggio ad acqua calda di togliere se non totalmente i sapori di bruciato in maniera accettabile, altre testine (le Justfog, che usai tanto tempo fa) quando sanno di bruciato sono ormai irrecuperabili.

Manutenzione periodica dell’atomizzatore
A anche gli atomizzatori, per motivi igienici, vanno periodicametne lavati.
E così pure le testine, lavarle in acqua calda corrente ha il grosso pregio di rimuovere retrogusti (è terrificante svapare oggi mentolo al sapore del Virginia usato il giorno prima) rendendo sempre l’atom gradevole ed adatto al nuovo aroma che si andrà ad utilizzare) nonché rimuovere impurità .
Lavare la testina comporta un doppio beneficio: oltre alla rimozione di gusti vecchi, rimuove residui di combustione o cristallizzati dalle wicks o dal corpo di vaporizzazione e dalle bobine, riducendo sensibilmente la formazione di ossidazione e la stagnazione di residui (anche solo caramelli e coloranti) riducendo conseguentemente il deterioramento e “il calo di vapore” legato all’utilizzo e alla loro ossidazione.
Anzi,
– genericamente lasciare l’atomizzatore pieno di liquido e inutilizzato per un lungo periodo di tempo comporta una maggiore generazione di depositi
e incrostazioni con deperimento precoce delle prestazioni delle testine
– alcuni liquidi (quelli organici) creano forti residui sulle wicks e sulle bobine comportando deperimentoprecoce: il lavaggio allunga la vita delle testine, anche se relativamente, data la “pesantezza” e l’aggressività del liquido svapato
– alcuni liquidi (soprattutto quelli “colorati”) creano residui molto forti di ingredienti (coloranti o caramello) non vaporizzati e che permangono nel corpo testina; nel caso si aggiunga nuovo liquido lo vedrà “colorarsi” in quando tutto ciò che è depositato sulla testina e sulle wicks non di diluirà nel nuovo liquido.

Unico prezzo da pagare nel lavaggio delle testine, 3 o 4 minuti di tiro fiacco e poco aromatico (il corpo testina deve asciugarsi dall’acqua e inumidirsi di nuovo di liquido, il guadagno è il buon mantenimento del suo funzionamento e un’allungamento della sua durata di vita.
Per scommessa con un negoziante, con precauzioni estreme (lavaggio delle testine quotidiano con acqua calda corrente e settimanale con infusione notturna in acqua e bicarbonato di sodio risciacquato la mattina) sono riuscito a far “sopravvivere” una BVC “semplificata” di Aspire montata su un CE5-Steel per 29 giorni svapandoci quasi
5ml al giorno e in condizioni di produzione di vapore del tutto dignitose.


Altri apparati (dicono) per la pulizia:
Lavatrice ad ultrasuoni: viene utilizzata principalmente nei processi di produzione industriale per la pulitura superficiale di prodotti e manufatti facilmente danneggiabili e deperibili: è adatta per la pulizia di atom di mod artigianale (da eventuali liquidi residui di olio rimanenti dalla tornitura) o per prodotti comprati usati ma non ha un’efficacia rilevante nel disincrostare coil e wicks, per i quali resta più opportuna la pulitura tramite lavaggio ad acqua corrente;

Uso di detersivi/detergenti: TASSATIVAMENTE VIETATO, l’utilizzo di detti composti, contenenti tensioattivi, fosfati e altri composti potenzialmente tossici è altamente sconsigliabile perchè, per quanto possa essere fatto un risciacquo accurato, i corpi assorbenti trattengono sempre tracce di ciò in cui sono stati imbevuti, anche eventuali residui di prodotti insalubri da inalare.
Lavaggio a bollitura: questo tipo di pulizia è
sconsigliabile, forse adatto solo per tank in pyrex e componenti ESCLUSIVAMENTE metallici: nel caso di presenza di parti in silicone (anche solo gli o-ring di fissaggio tank, quelli che sigillano il fondello portatestina o anche solo quelli che fermano e fissano il drip), l’esposizione ad alte temperature indurisce il silicone dei componenti, lo rende fragile e ne compromette la tenuta sigillata.
Testine con corpi assorbenti in ceramica solida: il corpo assorbente della testina (meno incline a sporcarsi rispetto a quelli in cotone) è tranquillamente lavabile, ottenendo ripristino da residui e residui di aromi precedenti ancora migliori.

Conclusione
Tolti gli ego-W (o Phantom) non esistono atomizzatori di marca dignitosa e nota che funzionino male.
Forse non saranno confacenti al nostro gusto di svapo, ma ormai di prodotto madornale non ne circola più, in quella fascia di prodotto non esistono atom “schifosi” ma solo atom non utilizzati in maniera idonea.
E non serve comprarsi una fuoriserie se non si vuole guidare bene. Anche atom di altissima qualità, abbandonati a se stessi, usati male ed incuriati hanno prestazioni mediocri e insoddisfacenti.

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