Riconoscere la "buona box" parte seconda - gli assemblaggi

 Chiarisco: sto parlando di prodotto, se non high end, di prodotto durevole, da una box/pod/quello che si vuole del costo di 30/40 euro (e da fumatori con quella cifra ci si fumava al massimo una settimana e mezzo) è lecito aspettarsi quel che è giusto aspettarsi, soprattutto per gente che per essere alla moda cambia un cellulare da 600 euro (se non di più) l’anno, una box economica già è molto che si accenda e che un po’ eroghi, anche se

La Stealth di Black Rose, a mio gusto la box 
recente meglio costruita
.

anche qui è possibile fare un netto distinguo tra paccottiglia che vale meno dei pochi spiccioli che se li è pagata e prodotto onesto che per il prezzo funziona bene e dura pure (la mia Easy di Ambition Mods dopo tre anni ancora funziona con dignità).

Parliamo di box di qualità.

La vaschetta 510 deve essere TASSATIVAMENTE in acciaio, una volta andavano di moda vaschette in alluminio o con l’avvitamento ricavato direttamente sulla scocca: cosa pessima, sulle Cloupor Mini e sulle Hana Modz cloni di una volta dopo qualche mese d’uso la filettatura era danneggiata e di conseguenza l’atom cominciava ad avere un fissaggio instabile e a fare male contatto con la box, anche se il piattello del contatto del positivo della box era ancora integro e perfettamente funzionante.

Altro aspetto, la vaschetta deve essere possibilmente rimovibile, nel caso di danneggiamento può essere sostituita e mi è capitato di trovare box di 9/10 anni con la filettatura danneggiata e con il modico prezzo di 10 euro di ricambio e un’oretta di lavoro del mio elettrotecnico di fiducia ho rimesso a nuovo box decisamente vintage.

Le placche metalliche (se presenti) debbono essere avvitate, molto meglio se con viti torx o a brugola in acciaio: alcune box, per non “guastare” l’estetica hanno le parti incollate, belle perché non hanno particolari che possano deturpare l’estetica ma in caso di danneggiamenti (cadute o necessità di interventi su parti della box o del circuito) sono molto difficili da rimuovere dovendo scollare il particolare senza sforzarle ne danneggiare gli incastri per poi intervenire e riassemblare il tutto e o si fa fare il lavoro a un tecnico molto buono (che non necessariamente è il modder che ha costruito la box, un conto è assemblare, un conto è il disassemblare e riparare un prodotto incollato) oppure si rischiano ulteriori danni.

Viti: intanto tassativamente in acciaio, ho visto box con viti in alluminio o materiali imprecisati che nel caso di rimozione danneggiano la propria filettatura diventando inutilizzabili o peggio restando incastrate mentre le classiche viti in acciaio “di una volta” sono eterne e indistruttibili.

Dicevo, attacco Torx o a brugola: le viti torx sono viti “quasi” a brugola solo che anziché l’intaglio per lo svitamento a incasso quadrato hanno un inserto a forma poligonale o a stella: Certo, richiedono l’uso di chiavi particolari (che a un vaper esperto o anche a chiunque fa qualche riparazione domestica non mancheranno) ma hanno il grosso vantaggio di danneggiarsi molto di meno anche se sforzate e di conseguenza è possibile estrarle anche se sono incastrate mentre la classica vite con taglio lineare o a croce, se sforzate, si danneggiano e non fanno più presa col cacciavite.

Stesso tipo di problema, con i tappi che di norma chiudono il vano batteria che per essere durevoli debbono essere in acciaio (e ormai in tutti i prodotti moderni è così) avvitati su una filettatura o su un tubo sempre in acciaio perché se due particolari metallici avvitati sono in materiali differenti, quello più malleabile si danneggia e si usura prima e su parecchie box con il tappo in acciaio che si fissa su una filettatura sulla scocca in alluminio, vedasi le hCigar VT75 normali e Nano di una volta, dopo qualche avvitamento e riavvitamento la filettatura è danneggiata.

E le porte USB: NON vanno mai utilizzate per la ricarica della box (ne ho scritto a iosa) ma sono praticamente obbligatorie per i circuiti EVOLV che vengono prodotti e venduti NON aggiornati.

Ok, se la scocca è sottile farle un foro per la porta USB significa rendere più fragile e predisposte a rottura la scocca ma nel caso, come fa Art&Mods ed Evade Mods, bastano due minuti e un bridge posticcio che si trova facilmente sui siti che vendono ricambistica, è sufficiente montare un circuito Già AGGIORNATO a cura del modder.

Se è un problema di estetica, scuse non ne reggono: la bellissima RomKo FL ha la presa USB inserita nel fondo della box, praticamente invisibile, Telli’s Mods sulle Queen e sulle King le installa forando la placca metallica inferiore della box (installazione robusta e anche in questo caso discreta, arrivando alla Stealth di Black Rose dove la porta USB viene nascosta dalla placchetta metallica del fondo della box in cui è fissato anche il vano del tappo della batteria che, rimuovendolo togliendo le due viti con la brugola fornita un dotazione, è accessibile  e il DNA60 è collegabile a eScribe anche senza bisogno della batteria inserita).

E, spesso, la mancanza della porta USB sui circuiti DNA è sintomo di menefreghismo del modder e può essere l’aspetto più evidente che cela altri problemi e leggerezze costruttive.

Anche i migliori prodotti possono avere dei problemi costruttivi (se così non fosse non servirebbero le garanzie) ma già di partenza un prodotto con finiture peccabili e leggerezze (o trascuratezze) progettuali evidenti è un prodotto che non garantisce totale affidabilità nel tempo, cosa grave soprattutto nei prodotti high end e con prezzi molto alti.

E poi, l’elettronica….

Ma questo è un altro discorso, il seguito alla prossima puntata.

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