Tendenze moda svapo inverno 2022/primavera 2023.
L’high end è probabilmente morto, ormai non c’è più la
spasmodica ricerca del prodotto dalla linea innovativa che c’era una volta e il
piacere di lavorare materiali pregiati come il legno, ormai stampe 3D e delrin
lavorato CNC hanno preso il sopravvento anche sul prodotto “alto di prezzo”
(più che altro a prezzo gonfiato), tant’è che a parte le Gepetto Mods AIO (dal
prezzo inarrivabile), la mia King SX600J di Telli’s Mod e le mie due Marco
Rattighieri Dicodes BF60 di prodotto nuovo in materiale pregiato non ne ho
visto andare in vendita.
Però, se è vero che ormai quello che viene spacciato per
high end lo è più per pubblicità che per sostanza, si è fatto largo il
“crossover”, una categoria di ottimo prodotto costruito in Cina ma disegnato e
progettato ex novo da ottimi modder, prodotto realmente nuovo e non come i
progetti (s)venduti da Sunbox e RSS Mods a Ambition Mods.

Le dimensioni, comparate con una
Aviator di GMods e una Mixx di Aspire
Prodotto nuovo, che funziona parecchio bene (di atom come il
Bishop e il Ripley è stato un coro pressoché unanime di utilizzatori molto
soddisfatti) e dal prezzo onesto ed abbordabile, prassi che sta mettendo
all’angolo i vecchi cloni di una volta: perché comprare una copia magari mal
riuscita di un prodotto famoso quando esiste prodotto originale a prezzo
abbordabile e dall’ottima resa spesso migliore anche di prodotti più costosi?
Anni dopo Joyetech che fondò il marchio Wismec producendo la
RX200 progettata dal modder americano Jay Bo, disegnatore del famoso Bimbo Atty
di una decina di anni fa, giunge Ambition Mods, molto originale sugli atom (i
già citati Bishop e Ripley e il più recente Amazier), meno sulle box su cui ha
rilevato progetti a fine produzione di altri modder o inventando poco, sulla
sua ultima One Bar, ottimo prodotto ufficialmente progettato in collaborazione
con RSS Mods ma in realtà una copia a scocca in alluminio della Sixty di
Ennequadro a cui assomiglia tremendamente.
Ma, marchio a mio gusto molto più interessante e innovativo
BP Mods che altro non è che il brand del prodotto in collaborazione con i
modder del più noto marchio DovPo
(eccellente la loro College DNA60, una delle migliori SBS commerciali
circuite Evolv e pure dotata di porta USB per aggiornarla e programmarla).
A dire il vero BP Mods non è un marchio del tutto nuovo: due
anni fa produsse la Hilt, ottimo big battery-tubo-box ultrasottile a scocca
intercambiabile e convertibile da normale in batteria 18650 a mini in 18350
facilmente e senza bisogno di attrezzi o cacciaviti, dotato di un mosfet con la
stabilizzazione a tre voltaggi preimpostati che funzionava parecchio bene.
Ottima davvero anche la IaiDO, battery box convertibile
anche lei da normale in 18650 a mini con batterie 18350 (cambio abbastanza
veloce, serve solo un cacciavite per le viti fermascocca), veramente molto ben
costruita, dotata di porta USB per aggiornare il circuito Evolv che monta ma
soprattutto (DELIZIA!) è una delle poche box (l’unica a grande diffusione
commerciale) a montare il DNA60 small screen, un circuito che a me piace
tantissimo, dall’estetica del display molto “old-school” ma con le prestazioni
dell’ultimo DNA60.
Ma come cantava Neil Young, “rust never sleep”, solo la
ruggine non dorme mai e ci vuole sempre qualcosa di nuovo per stupire la gente,
e qualcosa di nuovo: il Labs, l’atom del momento, ottimo prodotto che ebbi di
modo di provare al VapItaly 2022 e che mi piacque molto, solo che la mia
pigrizia nel rigenerare e la poca simpatia che ho nei confronti dell’hype (se
ne è parlato nove mesi prima di vederlo messo in vendita, manco fosse la
Lamborghini Aventador) me l’hanno un po’ “spento”, ma soprattutto due altri
prodotti.
Uno è la LightSaber, un big battery a batteria integrata
fissa, sleeve in legno, circuitata variwatt e varivolt (e bypass meccanico),
disponibile in versione normale da 2100 mah di capacità di carica o in versione
“nana” da 1500 mah di batteria, dotata di atom proprietario che, oltre alle sue
coil, è compatibile con le PnP di Voopoo o le GTX di Vaporesso e, con un
accessorio in dotazione nel pacchetto di vendita, permette di montare qualsiasi
atomizzatore dotato di attacco 510.

Il package di vendita
Praticamente, con una lunghezza del tutto equivalente
rispetto ad una Kiwi o una Vilter e solo con un diametro maggiore (per via
della batteria interna utilizzata e della necessità di rendere alloggiabili
atom del diametro fino a 22 mm) permette di svapare con il proprio atom
preferito, a testina o rigenerabile con le dimensioni di una comune pod mod a
cartucce.
Prodotto del tutto geniale, unico difetto (a mio gusto) la
batteria integrata: certo, ricaricare superveloci a 2 ampere tramite porta
USB-C può essere una grande comodità ma il rischio di ritrovarmi come con le
mie iStick 20 watt e con la hCigar VT200, bellissime, senza un graffio che a
vederle sembravano nuove ma inutilizzabili perché avevano le batterie (fisse)
bollite e consumate è un trauma che non riesco a superare, ho derogato solo con
una DelRo D60e che comprai fuori uso ad un prezzo risibile e che rattoppai per
usarla SOLO quando sono fuori di casa (così debbo portarmi dietro solo il
caricabatteria USB-C del cellulare) se no, se non c’è la batteria sostituibile,
non amerò più nulla visto che tratto benissimo i miei dispositivi e il mio
vecchio Dani Basic v1 prima serie ancora dopo 12 anni sembra appena uscito dalla
fabbrica di Dicodes.
La Tomahawk col kit
bf instalalto ed un
Aromamizer v2 RDA
con pin bf
Molto più interessante (e affine ai miei gusti), la Tomahawk
60 watt: batteria 18650 sostituibile, wattaggio regolabile (e teoricamente
anche un circuito di controllo di temperatura), disegno side by side (in un
mondo in cui ormai non si vede più nulla di nuovo che non sia una pod mod o una
boro box compatibile con gli accessori della Billet Box o per la DotAio) ma
soprattutto una gran curiosità: una box “ibrida”, convertibile con gli
accessori in dotazione da box SBS a box bottom feeder (???).
Incredibile.
Ho già scritto troppo e sto diventando noioso e poi a me
certi prodotti piace provarli bene bene.
Per la parte tecnica, to be continued.
Il seguito alla prossima puntata…
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