Oltre la Billet Box - parte terza - le economiche

Ok, si è parlato di dispositivi ad alte prestazioni in grado di essere più performanti di una Billet Box ma con le stesse comodità ma tutte col grosso difetto di essere prodotti non proprio economicissimi.

E per chi non ha voglia/possibilità di spendere certe cifre?

Si può fare qualcosa, e spesso nemmeno dovendo fare troppi sacrifici o rinunce.

La “famiglia DotMod”.

La Dotmod v1
Primo “derivato originale” della Billet Box fu la DotAio del produttore californiano (ma che costruisce in Cina) DotMod.
Boro meno capiente rispetto a quello della Billet, oltre a vari modelli dotati di deck rigenerabili veniva fornito di serie di un boro (poi “copiato” da mamma Aspire per la sua Boxx) dotato di una valvola di regolazione dell’aria e in grado di alloggiare sia coil Nautilus (tramite il kit adattatore in dotazione) sia DotAio (del tutto identiche ma non serve il dado a ghiera che “alza” la coil per fissarla al boro), viene dotato di un buon circuito varivolt a 4 voltaggi selezionabili presettati.
A mio gusto, forse per il circuito più semplice rispetto al DNA60, ha prestazioni lievemente inferiori rispetto alla Billet Box e alla grinta del suo DNA ma è una ottima box robusta e affidabile, la mia SE ha passato due estati in spiaggia appoggiata sulla sabbia e ancora va benissimo, a parte segni di consunzione sulla verniciatura dati dall’uso intensivo.

DotMod decide di aggiornare la sua box, dotandola di un circuito proprietario dotato di regolazione dei watt o, in modalità AUTO, utilizzabile con i quattro voltaggi presettati come nella versione precedente, oltre a un nuovo boro in grado di utilizzare sia ne NUOVE coil a mesh DotMod sia le Nord Coil di Smok (quelle per le pod serie RPM, disponibili in un buon assortimento di resistenze diverse), sia delle PNP prodotte da Voopoo.
Ovviamente, acquistando il suo apposito boro la V1 può montare coil SMOK come la V2 coil Nautilus visto che i due boro sono diversi come costruzione ma del tutto compatibili e intercambiabili anche se, come resa aromatica e come facilità di reperimento ricambistica sicuramente usarla in modalità “coil Nautilus” è quella che garantisce le prestazioni migliori.

La Tita AIO di Veepon
DotMod ha sempre costruito ottimi prodotti anche se non molto economici, cosa che ha reso la DotAio un prodotto meno diffuso di quanto avesse meritato ma ha “rinfrescare la famiglia” è giunta una nuova box, la TiTa del produttore cinese Veepon, del tutto compatibile con la ricambistica (boro e testine ma anche RBA) della DotAio ma, cosa molto interessante, dotato di un circuito denominato per motivi commerciali VP60 ma in realtà è il famosissimo e affidabilissimo Ambition Mods da 60 watt, un DNA60 non aggiornabile e privo di porta USB.
Ad un prezzo di una decina di euro inferiore rispetto alla DotAio permette di utilizzare tutta la sua ricambistica e i suoi accessori ma con un circuito dalle prestazioni (e dalla “corposità” in erogazione) del tutto al livello di un DNA60 originale Evolv.

La famiglia “Billet compatibili” ovvero "Copiano un derivato della Billet, non copiano la Billet?"

Non parlo di Pulse Aio (Vandy Vape è un produttore che non mi ha entusiasmato), non parlo della Chtulu Aio (diffido sempre dei circuiti proprietari, soprattutto se non hanno almeno un paio di anni di “collaudo” dimostrandosi affidabili, anche se l’RBA in dotazione della Chtulu dicasi essere un ottimo prodotto) non cito i cloni SXK (anche se con DNA60, porta USB  e cablaggi “seri” e ben fatti sono qualitativamente migliori del prodotto originale), parlo di un paio di prodotti di comprovata affidabilità e ottima resa.

Boxx di Aspire.

La Boxx col kit completo
Produttore del leggendario Nautilus, Aspire ha sempre peccato un po’ nella costruzione di battery box, non sempre sufficientemente economiche rispetto alla qualità.
Poi, con la serie Prestige, inizierà una ottima collaborazione con modder introducendo in listino prodotto veramente buono come la Mixx (disegnata da Sunbox), la Paradox (replica della Saudade di NoName) e, come boro mod, la BoXX, anche lei progettata dal modder italiano Sunbox.
Prodotto molto interessante, il circuito è quello affidabile già utilizzato dalla Mixx, 60 watt di potenza, in grado di reggere fino a un minimo di 0.1 ohm ma privo di circuito di controllo temperatura e quindi utilizzabile, oltre che in modalità varivatt, anche con la regolazione del voltaggio o in bypass (senza stabilizzazione del voltaggio come i dispositivi meccanici ma con tutte le protezioni elettriche attive), una box di buone prestazioni anche se con consumi di batteria lievemente più alti del DNA60 aggiornato (ma pur sempre accettabili).
Non leggera (ma costruita in maniera robusta) ha il suo punto di forza nella dotazione di accessori: compatibile con tutti i ricambi (boro e drip tip) della Billet Box, può essere equipaggiata di un suo boro a coil Nautilus, un Boro in grado di utilizzare coil serie BP e un suo RBA progettato in collaborazione con un altro modder (Atmizoo) il Qubix.

Disponibile in due versioni (standard dotata solo di box e boro Nautilus) o Premium (dotata di box, i tre boro e del parco testine di ricambio completo di tutti i valori di resistenza) ha proprio negli accessori l’aspetto più interessante: il Qubix è un ottimo RBA, il boro per coil Nautilus permette di installare le coil con una ghiera che permette di regolare il flusso dell’aria, perfetto e che non mi ha dato mai problemi di condensa diventando il mio “boro ufficiale” su tutte (o quasi) le mie AIO.

Il boro per BP coils, privo di regolazione dell’aria, equipaggia le coil per le pod BP di Aspire, molto arioso e, dati i bassi valori di resistenza, adatte solo per flavour o per “tiro di polmone” puro.
Ottimo circuito, l’erogazione è meno cattiva del DNA60 ma la stabilizzazione del voltaggio è ottima, un prodotto affidabile e, dati i prezzi (89 euro ora pure scontati su molti shop per la versione base, 115/120 per la versione “full optional”) ne fanno tecnicamente forse la miglior AIO non circuitata DNA o Ambition Mods in circolazione per rapporto qualità/prezzo.

La 2.0 di Ambition Mods

La 2.0 di Ambition Mods
Ambition Mods, ormai ovunque, produce box di ogni tipo e foggia dotate del suo ottimo circuito da 60 watt, talmente ben realizzato  da sembrare e funzionare come un DNA60 originale Evolv (o sicuramente lo è, privato della possibilità di saldare e cablare la porta micro USB per programmarlo)

E lo fa producendo una AIO Box in collaborazione con l’onnipresente Sunbox, la 2.0 con una progettazione che ha comportato poca fatica essendo di fatto una box high end del modder (la Zero Boro) modificata, l’originale montava un circuito Dicodes Extreme V3 impostabile solo col pulsante fire mentre la 2.0 dotata di circuito Ambition Mods è stata modificata per installare i classici tre pulsanti di regolazione.

In dotazione un tradizionale boro da Billet e un bridge rigenerabile Diesel Bridge, l’utilizzo di eventuali testine prefatte richiede l’acquisto di adattatori a parte.

Come detto, equipaggiabile con tutti i boro compatibili Billet, i bridge prodotti da Ambition Mods Pioneer Insider e Bishop Cubed compresi, viene venduto anche qui in una versione (non importata in Italia) dotata della sola box senza boro (nel mio caso, utilizzando un boro Aspire per coil Nautilus).

Leggera, ben costruita, l’unico difetto è lo sportellino copri boro, fissato a slitta in due corsie ricavate nella scocca, comodo ma forse un po’ delicato in caso di urto, nel mio cuore e nei miei gusti la migliore AIO non circuitata “DNA 60 con USB” e che uso più volentieri che le più blasonate (e molto più care) Hussar BXR e DAS: robusta, ben fatta, confortevole e facile da settare (più comodamente che sulla Zero Nega) e con un circuito che non ha assolutamente nulla da invidiare ad un DNA60 Evolv non aggiornato e con i preset (ridicoli) di fabbrica.
Ambition Mods fa prodotti meno “obsolescenti” e quindi si trovano a prezzo scontato solo dopo più tempo rispetto agli altri ma ad un prezzo di 90 euro (in origine veniva venduta a 119 euro) è veramente un ottimo acquisto che non fa rimpiangere prodotti molto più costosi.

Svapare con una AIO è molto comodo, è possibile farlo bene anche senza spendere capitali per mod ultracostose (e spesso con prezzi gonfiati dalla moda) o buttarsi su prodotti cloni, quasi sempre di qualità scadente ma talvolta (ahimè) migliori del prodotto originale copiato.

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