L’obiezione tipica che si sente da tantissimi vapers che lo svapo costi troppo. Vero?
Una volta che si è riusciti a smettere di fumare lo svapo
resta solo un piacere come il limoncello dopo cena, un optional di cui si può
fare a meno e come tutti gli hobby e gli “accessori” si pagano, ponendo che sia
un hobby che faccia piacere mantenere non è necessario per forza svapare con
dispositivi “fuoriserie”, è possibile tranquillamente vivere senza la Mercedes
o la BMW facendo le stesse cose.
Vado a costruirmi un kit da svapo di buona resa, piacevole da usare ed
affidabile, prezzi da negozio fisico, se uno ha la pazienza e la
competenza tecnica di comprare da shop online i prezzi sono anche più bassi,
prezzi in euro medi del mercato italiano.
Voglio un atomizzatore a testina dal prezzo onesto ma dalle alte prestazioni, robusto e di buona costruzione e che magari dia la possibilità di utilizzare un vasto parco testine adatto a tutti gli aromi (fruttati, creme, tabacchi), igienico e facile da smontare e pulire, e in questo il Nautilus GT di Aspire (meglio se lo Special o l’Anniversary Edition, più belli) è eccellente: 30 euro, parti metalliche in acciaio SS304 e tank in policarbonato facile da lavare e a prova di urti, un atom che se usato con il minimo delle precauzioni e di accortezze almeno un paio di anni resiste.
30 euro, diviso le 104 settimane dei due anni di utilizzo,
il mio Nautilus GT mi costa ben 29 centesimi la settimana.
Per farlo andare ho bisogno di una coil, qualsiasi valore di
resistenza per Aspire Nautilus costa non più di 5 euro in negozio fisico e
resiste almeno un paio di settimane svapandoci 60 ml di liquido anche se
organico distillato quindi 5 : 2 settimane di durata = la mia testina
costa 2.5 euro la settimana con un costo di ben 2.8 eurI per atomizzatore e
parti consumabili.
Mi serve una box e, senza andare a impazzire a cercare
prodotti vecchi, la nuovissima One Bar di Ambition Mods, prodotto veramente
eccellente, costa al massimo 60 euro + 10 euro (prezzo per eccesso) per una
batteria 18650 sostituibile, ben 70 euro in tutto per un dispositivo (e una
batteria) che due anni li reggono, 70 euro totali : 104 settimane = 68
centesimi la settimana per la box + batteria
Poi, se la box non è dotata di porta USB per la ricarica
serve un caricabatterie esterno: perché spendere poco quando con due spiccioli
in più posso comprarmi un charger digitale a 4 slot?
Se (leggendo le istruzioni) si trova un charger digitale che oltre alle
batterie agli ioni di litio (Li-ion) che utilizziamo per i dispositivi da svapo
ricarica anche le Ni-CD (nickel cadmio, le comuni “pile” Duracell
ricaricabili), si scatena la fantasia: in casa ne ho due per ben 8 slot, mi
ricaricano tre o quattro batterie 18650 la settimana (di più quando uso le
18350 ma sono perennemente a ricaricarmi le batterie dei mouse e delle tastiere
wireless del PC, del controller dell’xBox, dei termostati del
riscaldamento/condizionamento di casa, dei telecomandi della televisione, del
misuratore laser che usa mia moglie in cantiere + tutti i ninnoli di mia
figlia, i miei due xTar e Nitecore (in fin dei conti) lavorano poco per il mio
svapo ma tantissimo per tutto il resto.
Un Nitecore D4, comodissimo, ricarica tutti i tipi di batterie del mondo (anche le più rare “pile”
Nickel-metalidrato o Ni-MH) costa non più di 40 euro in negozio fisico ed esce
“perfetto” col suo cavo da collegare alla presa elettrica senza bisogno di
“carichini/trasformatori” con presa USB e dopo cinque anni d’uso (il mi
Nitecore D4 in realtà quasi otto) ancora vanno come nuovi, usandoli senza farli
cadere per terra o sforzando a morte le slitte per inserire le batterie.
Facciamo finta che durino poco, cinque anni e poi siano da buttar via, quindi
40 euro : 260 (le settimane presenti in cinque anni) = il mio supercaricabatteria digitale che a me
sembra tanto caro in realtà mi costa 15 centesimi la settimana pur potendo fare
(facendole benissimo) anche un sacco di altre cose comode.
Poi, ovviamente, mi ci vuole il liquido da svaparci e un
liquido di ottima fascia (un Castle Long di Five Pawns, un VCT di Ripe Vapes o
anche un tabacco organico distillato di Azhad) viene venduto in negozio fisico
a 30 euro compreso di booster di nicotina e di glicerolo per diluire l’aroma a
bassa concentrazione per ottenere un 60 ml di liquido.
Svapando di guancia in maniera non indisponente per moglie e figlia in casa e
per i colleghi sul posto di lavoro e considerato i periodi di sonno e di altre
cose da fare, in un giorno si svapano 4/4.5 ml di liquido se non si fa svapo
compulsivo e nervoso e quindi il mio liquido da 60 ml costa 30 euro : 2
settimane = 15 euro la settimana.
Mi sono fatto la mia combo, vedo quanto mi costa la
settimana:
Atomizzatore + coil = € 2.80
Box + batteria 18650 = € 0.68
Il mio caricabatteria digitale= € 0.15
Il mio liquido (pure molto buono) € 15.00
In totale il mio svapo di buona qualità e pure trattandomi
bene mi costa € 18.63 la settimana.
E prima? Quando fumavo sigarette quanto spendevo?
Per aver bisogno di una sigaretta elettronica per smettere
di fumare bisognava fumare almeno un pacchetto di sigarette al giorno se no la
dipendenza dal tabacco e dal fumo non sarebbe stata cosi drammatica e quindi
conto sette pacchetti la settimana.
Non sono un lussuoso, non fumavo Marlboro ne John Player Special (le sigarette
più costose), mi accontentavo di onestissime Lucky Strike o Chesterfield, 5
euro al pacchetto e € 5 x 7 = 35 euro di spesa la settimana.
Debbo accenderle, non compro un accendino Dupont in argento
ma nemmeno un Bic da 1 euro, compro un accendino onesto da 2 euro che mi dura
un mese (o quattro settimane) 2 euro : 4 = 0.5 euro e quindi in una settimana
di fumo analogico spendo 35+0.5 = €
35.50 la settimana
E quindi una settimana di sigaretta elettronica costa €
18.63, una di sigaretta “analogica” € 35.30 e facendo la proporzione € 18.63 :
x = € 35.30 : 100 calcolando (18.63 x 100) : 35.30 ricavo il valore del costo
in percentuale della sigaretta elettronica rispetto alla sigaretta tradizionale
che è il 52.77% e quindi 100 % – 52.77%
= 47.23%, svapando (molto bene pur senza spese in prodotti high end) usando una
sigaretta elettronica con un buon hardware comprato in negozio fisico a prezzo
medio ( prezzo onesto medio a scontrino battuto, non come certi negozi dai
prezzi esagerati ma nemmeno il prezzo scontato tipico di uno shop online.
Poi mi guardo intorno, gente che gira con l’iPhone o il
Samsung Galaxy ultimo modello, prezzo medio “onesto” di certi cellulari alto di
gamma 900 euro e se sono un “modino” ogni anno cambio cellulare, se sono una
persona modesta lo cambio ogni due, quando la batteria LiPo integrata non regge
più un giorno d’uso.
900 euro : 104 settimane =
8.65 euro la settimana, tanto per ascoltare un po’ di musica, usare le
app di Whatsapp, Facebook, il contapassi per fare footing e poco altro.
+ abbonamenti/ricariche e optional vari.
Considerato che io con un Samsung Galaxy J6 dal costo a suo
tempo di 230 euro che per tre anni mi ha fatto leggere e spedire mail usato per
lavoro e lo stesso (forse anche di più) di quello che si fanno con certi
cellulari high end (non il top, diciamo quelli di fascia alta) e quindi 900
euro del cellulare extra lusso – 230 euro del mio “povero” ma ugualmente
performante Samsung J6 = 670 euro che “spalmati” su due anni sono un maggior
costo di € 670 : 104 = 6.5 euro “buttati” la settimana solo per sentirsi
lussuosi e “smart” con lo stesso cellulare che usano i vip.
Con € 18.63 la settimana svapo, con € 6.70 (inutilmente
spesi) mi sento un VIP.
La sigaretta elettronica è un hobby costoso oppure il vaper
(o almeno alcuni di loro, quelli che si lamentano) hanno priorità di spesa
sballate?
Oppure, come si diceva una volta, sono taccagni diventando
spendaccioni solo quando fa comodo a loro?
Ma potrei andare a fare il furbo e comprare a “nero” o
tramite canali illegali…
La testina, magari la compro senza scontrino, risparmio due euro, lo shottino
di nicotina un euro e mezzo in meno se comprato da qualche “cantinaro”, poniamo
che a comprare box, batteria e caricabatteria mi facciano 10 euro di sconto
sulla box e 10 sul caricabatteria, grande sconto sull’atom, 5 euro.
Quindi, con le durate d’uso di cui sopra ricalcolo il mio
risparmio settimanale
Atom 5
: 104 = € 0.05
Coil 2: 2 = € 1.00
Il booster nicotinizzato 1.5
: 2 =
€ 0.75
Box e batteria 10
: 104 = € 0.10
Caricabatteria digitale 10
: 260 = € 0.04
Con un risparmio di BEN due euro (anzi, 1.95) la settimana,
il costo settimanale di un caffè al bar e niente più (a Bologna per un risicatissimo
caffè e la pasta più economica a colazione è impossibile consumare spendendo
meno di € 2.20)
Ovviamente potrei rifornirmi da canali illeciti per
risparmiare sul mio svapo ma da bravo vip che sono che gira in SUV, cellulare
super e vestiti ultima moda vale la pena, per meno di due euro al settimana o
28 centesimi al giorno foraggiare commercio illegale o fare la figura
dell’accattone col commesso del negozio?

Commenti
Posta un commento