MDS ( merde NON da svapo) parte quinta la sublimazione e le sigarette elettroniche a cartuccia solida

Povera sigaretta elettronica, quante gliene ho dette dietro…

Niente di che, solo cose da tenere presente per usarle correttamente.

Ma purtroppo la sigaretta elettronica non è solo quella a vapori visto che (quota elevata del mercato) sigaretta elettronica è per legge anche quella che, anziché liquidi, utilizza cartucce solide.

La iQos.

La iQos (e qualche derivato che ne utilizza lo stesso principio) sono costituite da una cartuccia di cellulosa (si spera) trattata chimicamente ed imbevuta di aromi.

Esposta alle temperature elevate di un riscaldatore elettrico questa cartuccia genera (fumo? vapore?) qualcosa che viene inalato.

Roba buona? Roba tossica? Di quello hanno scritto molte fonti ufficiali e accreditate.


Unica cosa da notare della iQos (e, per estensione, anche dell’uso improprio delle sigarette elettroniche), è la modalità di generazione dell’inalato.

La materia passa frequentemente di stato (da solido a liquido, da liquido a gassoso) ma un fenomeno fisico poco conosciuto è la sublimazione ovvero il transito di materia direttamente dallo stato solido a quello gassoso e può avvenire in forma spontanea o in forma indotta.

Spontaneamente e senza necessità chimico-fisiche particolari lo iodio in cristalli (la vecchia tintura di iodio che si utilizzava come disinfettante-cicatrizzante sulle ferite, incrostatasi per essere colata fuori dal flacone) da liquida si solidifica e da solida passa alla fase gassosa.

E in tutte le case, per tenere i vestiti protetti dalle tarme quando sono chiusi negli armadi utilizziamo le palline di canfora e di naftalina, ottimi antitarme, che col tempo si consumano e “spariscono”, perché dalla loro forma solida si “gassificano” passando alla forma gassosa.

E in tutto questo nessun problema.

Molto peggio quando la sublimazione è indotta, tipicamente esponendo il materiale ad alte temperature creando uno “shock termico” che decompone il solido generando forma gassosa.

I composti chimici (lo dice il nome stesso) sono aggregati di diversi elementi chimici, tutti con una loro fisica specifica e una loro reazione all’esposizione al calore.

Quando un composto viene esposto ad una temperatura elevata può vaporizzare una parte di se stesso (la parte più volatile, più facilmente evaporabile se esposto al calore) mentre una parte di questo “impazzisce” disgregandosi in altri composti, il nostro glicerolo (o  1-2-3propandiolo come viene chiamato in denominazione chimica unificata) esposto ad alte temperature genera acroleine, formaldeidi e diossine.

E, sarà un caso, essendomi capitato di “aprire” una Heets (la cartuccia aromatizzata della iQos), ricordarsela morbida e candida e vedere lo stato in cui si è ridotta non promette nulla di buono, visto che ci sono poche analisi chimiche se non la documentazione del produttore (molto affidabile, visto che ogni Heets veniva dichiarata con un contenuto di nicotina di 0.5 mg/ml, lo stesso di una sigaretta Marlboro quanto invece agli esami chimici risultava 4.1 mg/ml) di cui è lecito valutare, mancando valutazioni e test scientifici di terze parti affidabili.

Ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, se c’è prodotto che nel suo funzionamento naturale da adito a dubbi ce n’è anche altro che, utilizzato in maniera impropria, rischia di essere potenzialmente pericoloso.

Il Kanthal, per esempio: è una lega metallica che per la sua natura resistiva (al transito elettrico oppone resistenza generando calore) viene utilizzata per la costruzione di bobine riscaldanti (da quella degli asciugacapelli alle “resistenzone” dei riscaldatori a bagnomaria che mantengono il cibo caldo nei ristoranti, nei bar e nelle mense aziendali e, ridotto in fili più sottili, viene utilizzato nella costruzione dei nostri corpi riscaldanti, le coil delle sigarette elettroniche, preferito ad altri materiali (quali il niChrome) per la sua maggiore stabilità se esposto  agli usi intensivi tipici degli impiegi industriale.

Ma anche in questo caso occorre tenere presente alcune cose: qualche anno fa (adesso fortunatamente meno) si vedevano video su YouTube di scalmanati che, usando dripper stappati, attivavano le coil per 4/5 secondi facendole diventare rosse roventi poi, “ripucciato” di liquido, svapavano e facevano i nuvoloni di vapore.

Una lega, per sua natura, è un composto chimico di materiali diversi, con reattività fisiche diverse e SOPRATTUTTO con punti di fusione diversi.

Se utilizzati entro temperature massime che non rechino “disturbo” al metallo componente col punto di fusione più basso sono utilizzabili in totale sicurezza, se sparate a temperature anomale (quelle tipiche di chi fa il fenomeno su YouTube con dryburn esagerati per durata e voltaggio) di decompongono.

E se è tossico il Nickel200, se il Titanio grado 1 se surriscaldato troppo genera il cancerogeno Biossido di Titanio, anche i materiali da svapo non scherzano, essendo il Kanthal una lega di ferro, cromo e alluminio (questi ultimi metalli tossici se inalati), peggio ancora il NiChrome visto che è composto di due metalli pesanti (Nickel e Cromo) ad elevata tossicità se inalati, meno pericoloso, per chi non riesce a NON fare cretinate, l’acciaio 316 che, essendo usato per produrre pentole e contenitori esposti al calore, si scompone sì ma solo a temperature esorbitanti impossibili da creare con un dispositivo da svapo.

Nulla è pericoloso, nulla è tossico. Se usato con cognizione di causa e conoscenza tecnica adeguata del prodotto che si sta utilizzando.

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