“Quale è il miglior dispositivo in circolazione?”
Con certezza mi sentirei di consigliare il Dicodes Dani Extreme v2 TC o addirittura il v3 (per chi ama i vecchi “tubi”) o le battery box (la Dani Box detta anche “la 8” per la sua linea particolare o la No.6 in configurazione 26650 e tutte quelle che sono seguite): tanto i circuiti Yihi forse hanno i circuiti TC più precisi e “progressivi” nel funzionamento ma tendono ad essere un po’ (forse) molli in modalità watt per via del loro correggere e stabilizzare i voltaggi tramite pulsazione della tensione (PWM), tanto adoro l’erogazione aggressiva in watt dei circuiti EVOLV è un must ma su TC non riesco mai a trovare il settaggio perfetto (con
un’erogazione sempre o troppo morbida o troppo spigolosa) coi circuiti Dicodes mi ci trovo a meraviglia: escono con una piattaforma software perfetta (che non richiede aggiornamenti firmware o PC per la programmazione), con una erogazione meno aggressiva e più “cremosa” e piena dei circuiti EVOLV e con una settabilità in grado di poter fare qualsiasi cosa e con un TC in assoluto tra i più precisi ( Dicodes è la “filiazione hobbistica” di un grande produttore tedesco di componentistica elettronica che come capacità produttiva e parco ingegneri non si risparmia nulla nonché l’inventore del TCR, ovvero del primo controllo di temperatura che non ragionava per tabelle presettate ma tramite una equazione matematica dove, inserendo come variabile il coefficiente termico del materiale utilizzato il circuito ricava le progressioni termiche necessarie per gestire correttamente l’alimentazione elettrica alla coil) ma che, programmando tutto direttamente dalla box senza l’aiuto di shell grafiche a PC come eScribe è inevitabilmente complesso.
Un dispositivo in grado di leggere fino a 0,05 ohm di
resistenza, erogare fino a 40 watt il v2 Tc o 60 watt di potenza il v2.
Racchiuso nella sobria linea di un big battery “tubone” classico.
Ma, soprattutto (e per alcuni purtroppo) settabile con solo
l’uso di un pulsante.
Dispositivo sconsigliabile a persone nervose, poco precise o
inesperte: mentre la SX Mini lavora di Express Menu facili e comprensibili (a
prova di analfabeta), mentre un DNA nuovo modello una volta che l’amico nerd
l’ha impostato nei profili e aggiornato nel firmware è tutto da godere (se non
si hanno pretese o si usano build da Grand Prix), il Dicodes è scomodo e
soprattutto non perdona: se si caricano numeri a caso come l’estrazione della
tombola, lui NON funziona.
Non riuscendo a trovare il Dicodes Estreme in circolazione
(merce rara, preziosa e out of stock in tutti i rivenditori autorizzati, è
quasi facile trovare una brava ragazza da prendere come moglie) ripiego sul
Pipeline Pro2Plus, ovvero il Dicodes Dani Estreme V2+, 40 watt e TC
ribrandizzato per una catena di negozi tedeschi (cambia nulla, solo il logo sul
corpo, il tappo del vano batteria è serigrafato “Powered by Dicodes – Wilms
Design” come il prodotto ufficiale brandizzato Dicodes,
Inserendo la batteria, con due click il display si accende e
mi visualizza le voci di menu: con dei click ravvicinati me le scorre, quando
si trova il punto di menu in cui si intende intervenire ci si ferma, si
attendono un paio di secondi e viene evidenziato il menu (se “a tendina”) o un
1 (attivato) o 0 (disattivato) se è un menu di attivazione funzione,
Scorro i menu:
-
Power ▲ (aumenta potenza) o Power▼(diminuisci potenza):
attendendo un paio di secondi il valore numerico della potenza impostata viene
evidenziato e premendo il tasto di attivazione è possibile aumentare (o
diminuire, a seconda del punto di menu scelto) la potenza a step di 1 watt (o
mezzo watt, attivando il punto “Half watt” che si vedrà più avanti)
-
R T: punto di solo controllo, evidenzia il valore della
resistenza della coil installata e la sua temperatura attuale “a fermo” per
vedere che la calibrazione della temperatura sia stata fatta correttamente
nell’uso in TC
-
Bat e BatL: mi evidenzia il voltaggio attuale della
batteria (Bat) o durante l’ultimo prelievo di potenza (svapata, BatL): funzione
utile per verificare lo “stato di salute” delle batterie, in presenza di una
differenza (voltage drop) superiore a 0,4 volt la batteria utilizzata sta dando
segni di usura e danneggiamento
-
Mode: permette di settare la box in modalità Power
(normale), TmpCntrl (controllo di temperatura), Bypass (esclusione della
regolazione e stabilizzazione del voltaggio, funzionamento come un big battery
meccanico con le protezioni elettroniche attive) e, se il successivo punto di
menu “Expert Mode” risulta attivato a 1, anche i punti PowerHP (Heat
protection, variwatt con protezione da surriscaldamenti eccessivi della coil
che possano metterne a rischio l’integrità) o PowerBo (Boost regolabile, nel
caso si utilizzino clapton coil o configurazioni a cavi multipli ad elevata
latenza e lente a salire in temperatura).
Andando ad impostare ad impostare TmpCntrl (controllo di temperatura attivo)
compare un sotto menu in cui richiede il tipo di materiale utilizzato (come
acciaio viene impostato INOX che dovrebbe essere quello titolato 316 >
l’intestazione del materiale (Wire620, per esempio, impostato direttamente
dalla procedura indica il coefficiente termico del materiale utilizzato, per poterlo
controllare); aspettando e uscendo dal menu, torno a cliccare due volte e mi
compare (in aggiunta dei punti precedenti) Temp ▲ (aumenta temperatura) o
Temp▼(diminuisci temperatura) per impostare la temperatura limite desiderata al
TC.
Di fondamentale importanza il punto di menu CalibrInit che permette di
calibrare il valore di resistenza a freddo della coil per il corretto funzionamento
del TC: cliccando su INIT si attiva la calibratone, cliccando su CONFIRM si
conferma il reset e la nuova lettura e dopo che comprare e scompare la scritta
PROCESS (elabora) la mia coil è pronta e la box è correttamente settata per
funzionare in modalità TC e a display attivato (uso o stand by) non viene più
evidenziato il valore del voltaggio erogato ma la temperatura della coil
rilevata dal circuito TC.
-
Switch off: impostando ad 1 dopo un paio di secondi il
battery si spegne
-
Extended Menu (e mò so’ccazzi): lasciato impostato a 0
compaiono solo i menu semplificati nel caso venga usato da principianti o da
personaggi sciccosi che non vogliano darsi ansia nel settare troppo, impostando
a 1 vengono attivati i menu “medi” ovvero quelli più complessi, per i setup
“hard core” occorre settare il punto “Expert Mode” che vedremo dopo.
Perché fare le cose male quando si possono fare peggio?
Se con Extend Menu impostato a 0 il nostro Dani Estreme è un
dispositivo “socialdemocratico”, se impostato a 1 si trasforma in un
dispositivo intelligente ma tranquillo (un po’ come la SX Mini ML Class
impostata in”Novice Mode”) facciamo le cose cattive: Impostando “Extend Menu” a
1 attivandoli e aprendo il secondo punto di menu “System Mode” che ci propone “Expert
Menu”: impostandolo a 1 si attivano tutti i menu completi con tutte le
impostazioni, roba che “ingegneri della Nasa scansatevi che ho da fare”.
E adesso incominciano i guai.
In realtà malgrado il nome non è solo un menu che imposta il
controllo di temperatura ma in realtà setta tutte le funzioni complesse:
-
TempCof ▲ (aumenta) o TempCof▼(diminuisci) permettono
di memorizzare un nuovo coefficiente termico per un materiale che normalmente
non sia tabellato dalla casa;
-
PowerLim: è il limite di potenza attivabile dalla
funzione boost; nota: mentre nei circuiti DNA50/75/200 e 250 di
Evolv la funzione BOOST è attivabile solo nelle modalità TC e in modalità
variwatt solo tramite trucchi e artifizi, secondo me in maniera intelligente
Dicodes attiva il boost per le fattispecie contrarie ovvero attiva il boost
solo in modalità variwatt e non in TC dove la funzione di preriscaldamento e
messa in temperatura della coil viene perfettamente gestita dal dispositivo
considerando un plane wire in single coil (come deve essere buildato per usare
con precisione un TC) lasciando la possibilità di usare clapton coil, twisted
coil, coil a treccia e coil in filo spinato in modalità Power dove l’utilizzo
di coil composte da cavi di materiale e/o sezione diversa e valori di
resistenza non esatti ma frutto di media matematica dei cavi utilizzati non
forniscono dati che facciano lavorare il TC in maniera imprecisa o
approssimativa.
-
HP SET dovrebbe essere un “ABS per la svapata” ovvero
una funzione che serve per evitare erogazioni di potenza troppo elevate e
improvvise durante la svapata in variwatt, con riscaldamenti eccessivi della
coil e con eccessivo riscaldamento del liquido rallentando l’immediata
erogazione della potenza impostata per le frazioni di secondo iniziali appena
premuto il pulsante di attivazione
-
PowerBoost: permette di settare la durata iniziale in
cui viene erogata la potenza impostata nel punto PowerLim ovvero la maggior
potenza impostata nel caso di uso di preriscaldamento iniziale della coil,
tanto sono più alti i valori impostati tanto è più lungo il suo tempo di
erogazione prima che il circuito ritorni ad erogare la potenza standard
impostata a display
System Menu
Questo è il menu che permette l’impostazione della box
-
Bat Min è il voltaggio minimo a cui impostare il
segnale di batteria scarica (che comunque interviene autonomamente anche nel
caso di batteria non più in grado, per via dello stato di bassa carica, di
erogare gli amperaggi necessari a generare il wattaggio impostato), impostabile
da 2,5 a 3 volt, è consigliabile impostarlo al minimo solo nel caso non si
utilizzino build a resistenza ultra bassa visto che spremere fino a 2,5 volt
una batteria andandogli magari a prelevare 20 ampere significa solo urtare la
sensibilità del dispositivo facendogli emettere segnalazioni di errore.
-
Lumen: da la possibilità di impostare la luminosità del
display con valori da 1 a 6 con valori di luminosità crescente (e conseguente
aumento di consumo elettrico al display), 6 è la luminosità massima nel caso si
svapi in spiaggia a ferragosto e si usino gli occhiali da sole, negli usi
normali (all’aperto o in luoghi illuminati , ad esempio uffici) un valore di
luminosità pari a 3 o 4 è già ottimale senza inutili ed eccessivi consumi di
batteria.
-
Switch off: se la funzione omonima nel menu generare
permette lo spegnimento fisico ed immediato del battery questa funzione,
collocata nel menu di sistema permette di impostare lo spegnimento automatico
del dispositivo in caso di inattività, impostando dopo quanti minuti di
inutilizzo il dispositivo va in autospegnimento.
-
On Click, invece, permette di impostare dopo quante
pressioni del tasto di attivazione il dispositivo si accenda: i canonici 5
click sono troppi, uno solo potrebbe essere una pressione accidentale, io ne ho
impostati 2 e così ho un dispositivo reattivo a riaccendersi ma senza il
rischio di attivazioni accidentali.
-
MenuOn Click: serve per impostare con quanti click (con
uno si svapa) servono per entrare dal display spento o a visualizzazione
normale nel menu di impostazione, anche in questo caso ne ho settati 2 e mi ci
trovo comodo.
-
Click speed: da la possibilità di settare la velocità con
cui il sistema legge la velocità di pressione dei tasti (non per lo svapo ma
per l’accesso ai menu), io consiglio di non variare il valore (3) impostato di
default
-
Half Watt: normalmente l’impostazione della potenza
avviene a step di 1 watt per volta, come già facevano i primi Dani è possibile
impostare la possibilità di impostare le potenze a step di 0,5 watt.
-
Temp Unit da la possibilità di impostare la temperatura
nel circuito TC in gradi Celsius (C) o Farenheit (F)
-
Display Mode: se impostato ad 1 (default) funziona
standard, ovvero accende il display indicando i dati in tempo reale durante la
svapata e mantenendo visualizzati gli ultimi dati rilevati per i quattro
secondi successivi, se impostato a 0 il display resta spendo e si attiva per i
4 secondi dopo la svapata evidenziando i dati rilevati, teoricamente riduce i
tempi di attivazione del display (risparmiando lievemente consumi elettrici) ma
secondo me è una funzione non utilissima.
-
Display Dir (L=left, R=right) permette di invertire la
visualizzazione del display nel caso di utilizzo da parte di persone mancine.
-
Expert Menu: se ne era già parlato a livello di menu
generale che normalmente è molto semplificato, con extend menu scelto compaiono
il 50% delle settabilità extra (quelle di uso più immediato e frequente), con
l’Expert Menu impostato a 1 vengono visualizzate il 100% delle informazioni e
delle settabilità del big battery dando il completo controllo del dispositivo,
anche se ampliando e complicando un po’ i menu
-
Reset: nel caso si siano combinate marachelle
(impostazioni di visualizzazioni display o pressione tasti sballate) e il
dispositivo non sia più “ragionevolmente” utilizzabile in condizioni di
comodità tramite questa funzione il battery viene azzerato e reimpostato alle
condizioni originali di fabbrica, come appena venduto.
Sono una povera capra ingnorante e svapo contento, senza
farmi statistiche addosso.
Però alcune funzioni possono essere utili:
-
BatCap: indica la capacità della batteria inserita
nella box rilevando i consumi elettrici prelevati, ed una batteria che una
volta esaurita riporti un valore troppo più basso rispetto al nominale indicato
dal produttore è una dispositiva che ha problemi o di ricarica (si satura a
capacità inferiori a quelle per cui è progettata) o in scarica (perde capacità
di cessione elettrica troppo in fretta) e quindi è raccomandabile sostituirla
con una batteria nuova ed efficiente e tale valore viene rilevato dal momento
in cui la batteria è inserita e viene azzerato quando la batteria viene tolta.
-
TotCiycl: compro un dispositivo Dicodes “usato
pochissimo”…. Questo è il contapuff (contatore di svapate) e non è azzerabile
ed indica il numero effettivo di svapate dalla prima messa in opera del
dispositivo
-
TotTime: idem al punto precedente, non resettabile,
serve per indicare il tempo di svapata totale dalla prima messa in opera del
dispositivo.
Comunque, nel caso di “non smanettoni” già anche senza impostare Expert
Menu a 1 si svapa alla grandissima con un dispositivo tecnicamente unico e con
piena soddisfazione.
E se dopo due anni dall’uscita e dopo numerosi benchmarks e test comparativi
eseguiti con attrezzature da elettrotecnici professionali i circuiti Dani
ancora sono quelli con le prestazioni (anche come precisione d’uso) migliori,
Dicodes non ha aggiornato ne modificato il firmware (che, dopo due anni
dall’uscita resta ancora impeccabile e dal funzionamento perfetto) e anzi, ad
uso e consumo dei dispositivi di modding di qualità più elevata Dicodes ha
messo in produzione e vendita un circuito (il Bf60) indirizzato alle produzioni
esterne anziché dispositivi propri, un motivo ci sarà.
O quasi, anche se grosse prestazioni e grosse soddisfazioni
richiedono grande metodo e precisione nei setup.
Nota: i circuiti Dicodes sono pochi:
-
L’EC23 che è quello montato sul Dicodes Dani Extreme in
configurazione a monopulsante e su tutte le Dani Box fino alla Mini compresa in
configurazione configurabile con i due pulsanti di regolazione di potenza
-
Il Dicodes FL80, il primo Dicodes “big screen” con i
menu con scritte più leggibili
-
Il Dicodes BF60, tecnicamente identico all’FL80 ma con
la scheda elettronica riprogettata per poter avere gli stessi ingombri e gli
stessi fissaggi del Dna60 di Evolv, cosa che lo ha fatto amare molto dai
modder.
Sempre gli stessi circuiti, sempre gli stessi menu (sull’EC23,
per via del display più piccolo, un po’ più “abbreviati” nelle descrizioni ma
sempre identici come funzioni e organizzazione) ma sin dall’inizio con
prestazioni “scientifiche” soprattutto nell’uso in TC.
Che in fin dei conti, dal 2015 e con lo stesso software, non sbaglia mai un
colpo.

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