Aspire.
Dio come amo Aspire.
Da sempre.
Ma non tutto.
Il prodotto Aspire (inteso come atomizzatori)
mi è sempre piaciuto sin da quando Aspire era solo una linea di
atomizzatori clonati dai Vision originali (il ViviNova e l’ET) e prodotta a
macchio Anyvape.
Poi uscì il Nautilus (di cui fui uno dei primi
utilizzatori), primo prodotto marchiato Aspire e non più Aspire by Anyvape) e
da 10 anni è un amore che non passa.
Meno bene sulle elettroniche, ancora ho i traumi dalla loro prima box, la ESP,
batteria fissa, regolazione della potenza non tramite pulsanti ma tramite una
rotella che dopo qualche mese dava i numeri del lotto tutte le volte che veniva
girata, con tutta la mia crudeltà ebbi modo di convincermi che ognuno doveva
fare SOLO il suo lavoro, Aspire ottimi atom lasciando le box a chi le sapeva
fare.
Poi, per anni, mai avuto una loro battery box, non erano
particolarmente economiche e prodotto di quel livello si trovava a minor prezzo
e aggiungendo qualche solo in più (pochi) era possibile trovare hardware di
qualità superiore.
Giunge la fine dell’anno 2019 e Aspire annuncia una serie di
prodotti marchiati “Prestige”, progettati in collaborazione con modder famosi.
Interessante.
La Mixx.
Va in produzione l’eccellente Nautilus GT progettato in collaborazione con Smokerstore (il produttore del marchio Taifun), atom veramente strepitoso, il 9th in collaborazione con NoName (incompreso, di fatto l’unico atom convertibile in maniera impeccabile da coil prefatta a deck rigenerabile e con doppio airpin di regolazione veramente nato perfetto).
Ero già stracontento della Easy di Ambition Mods ma in
collaborazione con Sunbox mette in
produzione una side by side veramente interessante. La Mixx.
Cosa aveva di particolare?
Intanto era una SBS particolare, tramite due “colonne”
metalliche smontabili tramite viti Torq era convertibile da 18650 a 18650
“naked” smontando le due colonne e il pezzo che fa da top alla box o
addirittura, con le colonnine torq piccole e l’altro top in dotazione (o senza
se lo si preferisce), ridotta per funzionare con batterie 18350 e dimensioni
minime.
Che faccio? Non la compro?
La box
Packaging completo di ogni accessorio, la box esce bella
robusta e senza parti plastiche scricchiolanti, un prodotto solido e dalla
qualità tipica Aspire.
Forse lievemente più pesante della media, ma considerando la robustezza e la
mancanza di parti plastiche eccessive il peso può essere ragionevole.
Spoiler: robusta è robusta, in due anni si è fatta due
settimane di spiaggia, tanto giardinaggio e pure imbiancato il primo piano di
casa mia e non ha dato mai segni di cedimento o malfunzionamento.
Il circuito
Il circuito a prima vista potrebbe sembrare un clone del
DNA60 di Evolv (stessa
Da notare il display, identico al DNA60 di
Evolv
grafica, apparentemente lo stesso display) ma con
qualche grossa differenza degna di nota.
Dichiarano 60 watt di potenza massima, un minimo di lettura
coil di 0.1 ohm, prestazioni tipiche da box variwatt e TC ma, un po’ per non
assomigliare troppo a Evolv (e rischiare cause per copia del prodotto), un po’
per umiltà (non è un circuito con una tecnica paragonabile ad un DNA60) anziché
la modalità TC questo circuito permette di svapare impostando i watt ma anche i
volt (come i vecchi PWM e i “tuboni” di una volta) e la modalità Bypass che
nessun circuito Evolv implementa.
Il circuito non è “cattivo” come il DNA60 in erogazione ma
nemmeno è fiacco come altri circuiti cinesi, la modalità bypass la preferisco
al meccanico puro perché permette di svapare senza stabilizzazione di
voltaggio/wattaggio ma con tutte le protezioni attivate e varivolt può essere
utile nel caso di rigenerazioni imprecise con “sballi” di lettura coil (in
questo caso, impostato il nostro voltaggio, viene erogato fisso senza problemi
di trascodifica watt)
Unica nota, rispetto ai circuiti Evolv (anche standard senza
aggiornamento firmware), tendono ad avere consumi di batteria più alti restando
però su soglie accettabili.
Spoiler 2: ma se la box è così ben costruita, perché non
farne una versione circuitata Evolv?
Non si sa. Però ci ho provato a “nobilitarla” montandoci un
circuito DNA60 ma furbamente Aspire ha progettato un circuito e un vano di
alloggio con dimensioni in grado di rendere IMPOSSIBILE il montaggio di un
circuito originale Evolv, forse per evitare che una box marchiata Aspire
potesse essere ritenuta una “mod”, lasciando ad Aspire la produzione di un
prodotto economico e al modder che l’ha progettata la produzione di prodotti di
qualità superiore.

In doppia versione, standard e ridotta a
batterie 18350
Ma non troppo, per il prezzo, la robustezza di costruzione,
il poterla cambiare da 18650 a 18350 e un circuito onesto e dignitoso la rendono
comunque un’ottima box di prezzo economico, una perfetta box per uso quotidiano
o come sostituivo di mod più care in situazioni di utilizzo “rischioso” dove
cadute o graffi a box da 200 euro e più possono fare morire di crepacuore certi
vapers (come il sottoscritto).
Per il prezzo (si trova oggi a 39 euro in saldo) , un
prodotto economico ma di un livello qualitativo degno di prodotto molto più
costoso.
PS: box molto amata anche dalle ragazze, vista la
disponibilità di colorazioni pastello o rosa nell’ampio assortimento di
colorazioni in cui è venduta.
E degli svapatori a “tiro filippino”, in bypass regge anche
resistenze ultrabasse ed è in commercio un adattatore optional in grado di
alloggiare batterie 21700 (con maggiore capacità di carica e di amperaggio in
scarica) in grado di poter sfruttare bene atom fino a 24mm di diametro, diametro
massimo che la box può alloggiare.

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