Bestemmie. E Dna75 Color

 

“Ma come facevano gli antichi romani a bestemmiare che a quei tempi non avevano ancora inventato Dio?”

Non lo so, ma ne avevano anche meno bisogno di noi.
Perché Evolv non aveva ancora inventato il DNA75 Color.

Circuito che non mi ha “toccato il cuore” (resto sempre fedele ai miei vecchi DNA “bianco e nero” con cui svapo praticamente sempre assieme alla mia vecchia SX Mini M-Class) ma a cui, gioco forza, dovremo abituarci: di circuiti “old style” resterà solo il DNA60, il DNA75 attuale sembra (si dice) uscirà di produzione e sulla sorta del DNA75 Color Evolv ha prepensionato il DNA75 "bianco e nero" sostituendolo col DNA100 e il DNA250 col DNA400, tutti in versione rigidamente Color.

Però il DNA75 Color resta sempre un circuito Evolv: affidabile, funziona estremamente bene, settabile, programmabile ed aggiornabile, installato su battery box molto ben costruite (che per qualche euro in più danno prestazioni, soddisfazioni e qualità di svapo nettamente superiori alle varie Smoant / Eleaf / Joyetech / Wismec / iJoy e combriccola bella), un circuito con cui inevitabilmente bisognerà relazionarsi se si vuole svapare con dispositivi belli e performanti (io adoro le Mirage e la Therion di Lost Vape e a lavorare mi do spesso pace con una VT75 Color di hCigar).

Dicevo, bestemmie: come (purtroppo) il suo predecessore, il DNA75 Color viene fornito da Evolv con dei preset raccapriccianti, del tutto insufficienti a sfruttare tutte le potenzialità della box: ad esempio, nei menu di serie della box (in pratica quello standard di Evolv a cui veniva aggiunto il logo del produttore della box) non era possibile settare dalla stessa videata tipo di materiale utilizzato per la coil e profilo d’uso (io, per non stare ad impazzire sulle regolazione dei preheat mi ero impostato oltre al profilo standard senza boost iniziale altri 7 profili con erogazioni “graduate”) e dover rincorrere vari menu per impostare due parametri.

Non sto a dilungarmi nello spiegare come funziona eScribe per DNA75 Color

(le videate “tecniche” di impostazione funzionano in maniera identica a tutte le altre Evolv programmabili), vediamo piuttosto come poterci personalizzare i menu per poter rendere “utilizzabile” ed accessibile il nostro DNA75C.

Dalla videata “Temi” di eScribe offre una selezione “Share Themes” che, una volta ciccata accede alla pagina del forum di Evolv dove vengono postati i temi personalizzati proposti dagli utilizzatori del circuito, io consiglio sempre di iniziare da un tema preconfezionato e “raffinarlo” piuttosto che partire da zero a costruirsene uno, le logiche con cui ragiona il DNA75 sono complesse e o si è molto preparati e meticolosi o è facile combinare disastri.

Ciccando sull’icona “Theme Designer” si aprono le videate con cui programmare il nostro visual theme.

Menu “Appearance”

In questo menu compaiono alcune funzioni base apparentemente stupide ma che sono di fondamentale importanza per poter creare un tema utilizzabile.
Intanto è possibile utilizzare fino a tre tipi di sfondo diverso, utilizzando files in formato grafico (jpeg, bmp, png) di 80 pixel di base per 160 di altezza.

 


Viene proposta una tavolozza di colori in cui è possibile specificare il tipo di colore del carattere a seconda che venga visualizzato, che il campo che lo contiene venga selezionato per la visualizzazione o per la modifica, e in questo caso occorre abbinare bene i colori, nei miei primi tentativi mi è capitato, avendo abbinato male colori e sfondo a ritrovarmi a non capire quale campo era selezionato e stavo variando.


Importante, anche la selezione dei font da utilizzare: è possibile settarne tre tipi, grandi, medi o piccoli a seconda di quelli che si vuole utilizzare per visualizzare ogni singolo campo del menu > di mia esperienza personale, utilizzo se possibile sempre caratteri “bold” (in grassetto), più chiari e leggibili, i caratteri “italic” (corsivo) saranno molto belli ma secondo me hanno poca visibilità.

Impostare valori “medi” o addirittura lasciare quelli di default, una volta che avremmo ultimato il nostro menu ce li andremo a regolare in formato (pr, punti tipografici) avendo cura di non settare valori strampalati, un font troppo piccolo è illeggibile, un font troppo grande non riesce ad essere visualizzato per intero.

La logica “nazista” di Evolv

Se si vogliono impostare i menu del DNA75 occorre tenere presente alcune cose di fondamentale importanza per non mandare in blocco la box:

-      ogni tema video deve essere composto da almeno tre videate: una videata di blocco tasti (quella che viene visualizzata al momento dell’accensione o dell’uscita dallo stato di “stand by”, una videata principale (visualizzata durante la svapata) e una videata in cui poter effettuare nuova lettura del valore di resistenza in Ohm della coil o confermare la vecchia, fondamentale per l’uso in TC; le altre, a piacimento dell’utilizzatore ma queste tre videate sono imprescindibili se si vuole un visual theme funzionante.

-      Sono previste questi livelli di menu: Main (videata principale d’uso), Parent (menu primario/di pari livello di quello che stiamo impostando) o child (menu derivato, sotto menu di quello che stiamo editando) > impostare le gerarchie dei menu e prevedere sempre una funzione “go to main”, torna alla videata principale perché se non è impostata (a me è capitato), si arriva ad una videata, la si imposta e non se ne esce più, se non rimuovendo la batteria e riaccendendo la box)

-      Le videate impegnano spazio (espresso in bytes), motivo per cui prevedere tante videate sarà molto bello da vedere (ma scomodo da utilizzare dovendo giocare a Tomb Raider per trovare tutti i comandi) e rischia di generare temi troppo ingombranti per poter essere trasferiti alla box (generando un errore in trasferimento “EPROM Read Fail”)

 

Poche cose, ma di fondamentale importanza se non ci si vuole inguaiare creando un tema balordo e non funzionante.

 

Il Menu “Screens”

Il Menu Screens è quello che permette di disegnare fisicamente le nostre videate, componendone grafica e comandi visualizzati.

Per chi ha avuto modo di utilizzare un qualsiasi programma di grafica (anche solo il Paint o PaintBrush per Windows), sarà tutto abbastanza intuitivo.

 


La prima cosa che si nota è che la nostra videata è composta di due parti, una del nostro colore impostato come sfondo e l’altra a scacchi bianchi e grigi: la parte colorata è quella che verrà visualizzata sul display della box, l’altra è una specie di “malacopia”, di area appunti: selezionando il comando che si vuole inserire, viene spostato un rettangolo con le sue dimensioni di default, forse superiori allo spazio in cui lo si vuole collocare nella videata, da dover ridimensionare per poterlo disporre correttamente, lo si trascina nell’area “a scacchi”, cliccando sui lati lo si ingrandisce/riduce a piacimento e poi lo si trascina sulla videata “a vista”, senza dover inciampare o sovrascrivere per errore comandi già inseriti.

 

Sulla sinistra della videata compaiono alcune combo che permettono di scegliere il tipo di operazione da inserire nel menu:

-      “Label”: una normale etichetta di testo senza alcuna funzione di programmazione (ad esempio, il nome personalizzato del tema, se lo si vuole visualizzare)

-      “Memo”, io l’ho usato poco ma potrebbe essere utile per poter inserire “stile post it” un promemoria (tipo, “inserire qui la lettura in ohm”) se si vuole “occupare il posto” intanto che si settano altri comandi

-      “Field”, la funzione più importante in quanto da la possibilità di inserire un valore abbinato ad una descrizione utile a settare la box (tipo la regolazione della potenza in watt)

-      “Gauge”, abbinandogli due file grafici è possibile visualizzare un’icona grafica, ad esempio lo stato di carica delle batterie

-      “Toggle”, è possibile inserire un campo a spunta “simil interruttore” con funzioni di ON o di OFF, ad esempio, inserire una funzione che attivi o disattivi il preriscaldamento della coil (o preheat, come lo chiamano tutti)

-      “Picture”, aggiunge un’immagine grafica, nel caso si voglia abbellire o personalizzare

-      “Status” è una funzione fondamentale: quando si imposta (nell’uso) una funzione dal menu della box, se viene inserito un campo Status viene visualizzato il tipo di comando/funzione in uso oppure segnalazioni di errore nel funzionamento (in mancanza del quale la box resta “silenziosa”)

-      “Chart”, è possibile inserire la visualizzazione di grafici abbinati a parametri di funzionamento della box, come quelli visualizzati nel Menu “Dispositivo” di eScribe > secondo me inutile, se uno vuole studiare le statistiche della sua box meglio spendere 5 minuti a PC con eScribe che appesantire i menu della box.

 

Fatto questo, trascino la mia funzione scelta sul “foglio” della videata, riproporzionandola e dimensionandola a proprio piacere.

 


Cliccando sul comando e mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse lo si trascina sul menu che si sta costruendo.

Cliccando sul rettangolino del comando, compaiono sulla sinistra un po’ di opzioni:

-      “Field Alignment”: allineamento del testo all’interno dello spazio (rettangolino) assegnato, io uso sempre la fila centrale (centrato nello spazio), allineato a destra, centrato o a sinistra a seconda del rettangolino che noi andremo a cliccare e a scegliere.

-      “Color”: permette di selezionare il colore con cui viene visualizzato il comando, avendo cura di sceglierne uno “contrastato” con lo sfondo, per renderlo più facilmente leggibile.

-      Font: da la possibilità di scegliere con quale tipo di carattere e formato visualizzare il comando, sono gli stessi dati che abbiamo impostati nel precedente menu “Appearance”: consigliavo di settare valori intermedi e di settare poi i valori esatti una volta predisposto il menu perché così è più facile riscontrare immediatamente il corretto posizionamento e la chiara visualizzazione delle scritte (cliccando sul menu Appearance e modificando il carattere vengono automaticamente ridimensionate tutte le scritte in tutti i menu che lo utilizzano)

-      “Padding”: Dio me ne scampi, funzione che non ho mai avuto il bisogno di utilizzare;

-      “Action”: da la possibilità di presettare alcune funzioni “base” della box, come la nuova lettura della coil per l’uso in TC, la possibilità di passare ad un altro menu specificato, bloccare il dispositivo o settare la sequenza di comandi per lo sblocco tasti.

-      Source: se “Action” è impostato a NO (non è una delle funzioni presettate quella che si vuole utilizzare) è possibile settare una funzione che può essere di sola visualizzazione (“Device Monitor”, funzioni di controllo del dispositivo) o in visualizzazione e modifica (“Setting”, funzione di impostazione della box), nel caso vengano inserite funzioni in modalità Setting è possibile specificare se le si vuole rendere variabili (ad esempio la regolazione della potenza della box) o a sola visualizzazione (tipo la visualizzazione del valore di resistenza della coil, di default letto dalla box al primo utilizzo dell’atomizzatore ma modificabile dall’utente, io preferisco solo vederlo senza il rischio di modificarlo impostando valori incongrui); altra cosa, se si inserisce un campo variabile a contenuto numerico, ad esempio la regolazione della potenza, tramite la funzione “Decimal Places” il numero di decimali visualizzati (ad esempio, la temperatura del TC va impostata a 0 decimali, la regolazione di potenza io la preferisco visualizzata al decimo di watt, ovvero con un decimale), con “Step size” è possibile scegliere quanto sia il minimo di incremento in caso di variazione del valore (ad esempio +1 per i watt, +5 per la regolazione della temperatura al TC, + 10 non so, io lascio sempre a 1) oppure, nel caso si voglia omettere l’indicazione delle unità di misura, flaggare “Don’t show units”, a mia opinione funzione inutile e controproducente perché vedere sul display indicato 0,5 senza sapere se sono ohm, ampere o altro valore serve solo a creare confusione 

 

-      “Status”: collegato al campo già visto in precedenza tra quelli “inseribili”, se non impostato il campo Status che abbiamo inserito visualizza descrizioni e segnalazioni di default Evolv, se lo si personalizza con diciture a scelta è possibile, ad esempio, costruirsi un menu della box in lingua italiana.

-      “Update when firing”, è utile se si vuole che un valore (normalmente indicato “a freddo” venga aggiornato in tempo reale durante la svapata (ad esempio il valore di resistenza della coil se usata sotto TC oppure la percentuale di carica della batteria)

-      “Condition”: in questo caso è possibile subordinare la visualizzazione di un dato valore a determinato condizioni logiche a nostra scelta, ad esempio se uso una “temperature sensing coil”, ovvero sto utilizzando un materiale sotto TC voglio che, oltre alla potenza di erogazione, venga visualizzata anche la temperatura rilevata alla coil, funzione non impossibile da settare, come logica funziona esattamente come il comando +SE di Microsoft Excel

 

Ogni tanto, cliccare sul tasto in alto a destra “Space Used” che ci indica quanto spazio è disponibile e quanto ne abbiamo utilizzato, per evitare di creare menu-mausolei di dimensioni esagerate che alla fine diventano troppo ingombranti per poter essere trasferiti sulle EEprom del circuito della box.

 Fatto questo, cliccando il tasto “Apply” si esce dai menu impostati e il tema viene “consolidato”, ritornando alla videata Menu di eScribe, con cui è possibile sia trasferirlo alla box sia salvarlo in un file, nel caso lo si voglia modificare successivamente o installarlo su altre box che si possiedono.

 

Mi scuso della poca chiarezza o della poca esaustività del tutto (se lo ritenete), ma anch’io ho avuto seri problemi a raccogliere le idee (e forse non le hanno nemmeno chiare chi ha progettato il DNA75 Color), la mia VT75 Color ce l’ho da fine luglio 2017 ma ha cominciato a funzionare in maniera degna solo durante le vacanze natalizie.
Dopo tante (troppe) prove ed esperimenti di impostazione non sempre ben riusciti.

 

Lo so, potrebbero esserci spiegazioni più chiare. Ma dopo cinque pagine ho i polpastrelli indolenziti, come per Star Wars farò sicuramente un sequel…..

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