Ingegneria italiana - L'Aulus 50w di Omega Vaper

 

Mediamente, il prodotto straniero viene sempre valutato migliore di quello italiano, forse per i loro nomi esotici.

 Ma in Italia ci sono eccellenze, non solo tra gli artigiani (o modder, anche in questo caso il nome straniero fa più chic), ma anche tra i produttori di circuiti ed elettroniche.

Come Omega Vaper.

 I ragazzi di Omega Vaper tanto tempo fa avevano già avuto una pensata geniale, inventare un circuito come il Prowatti, teoricamente pensato per upgradare i Provari 2 e 2.5 (ormai lievemente sotto prestazioni) ma in grado di dare performances pari se non superiori ai circuiti da box allora in circolazione (SX330 e 350 di Yihi, DNA30) ma una certa forma di “talebanismo” ne impedì la diffusione, visto che un Provari nei suoi limiti tecnici restava sempre un Provari con le sue peculiarità specifiche e i tradizionalisti non lo avrebbero mai toccato (come smontare un motore V8 leggendario di una Chevrolet Corvette per montare un più performante motore BMW ultimo modello) e di conseguenza ha avuto più un mercato limitato come pezzo di ricambio per il recupero di Provari fuori uso che come pezzo “primario” per upgrade.

Ma poi, soprattutto, giungeva l’era delle battery box e il vecchio big battery “tubone” usciva di moda diventando oggetto di culto solo per appassionati nostalgici dello svapo di guancia “old style”.

Il tempo passa, tutto tace, poi improvvisamente una novità.

 L’Aulus

 Esce un nuovo circuito da parte di Omega Vaper, l’Aulus.

Il logo di accensione

Sub Ohm, TC già con presettati una quantità diabolica di materiali (a quei tempi solo i circuiti 60 watt di Dicodes e lo Starplat supportavano il TCR, i circuiti Yihi gestivano solo Ni200 e Titanio e solo con un upgrade successivo introdussero la modalità TCR mentre il DNA40 utilizzava in TC solo il Titanio), Mech Simulator (in sostanza, una modalità bypass, dotazione solo dei circuiti Dicodes, Starplat e Yihi), Booster regolabile (patrimonio di Starplat e Dicodes in forma impostabile, degli Sx350J con cinque preset memorizzabili e non modificabili preimpostati), display orientabile e con luminosità regolabile. Tante cose, belle e interessanti.

Ma purtroppo, circuito introvabile installato su battery box, solo su qualche bottom feeder (che non amo)

Ma per fortuna, come già avvenuto con il mio primo D60 di Dicodes giunge in mio soccorso Michele Cuni di Vertigo Mods, ormai mio “propagatore tecnico” ufficiale di novità, che oltre che costruire splendide box artigianali, lavora quando possibile su ordinazione e soprattutto in maniera ardita evitando di fare belle box ma dotate solo dei “soliti” DNA60 e 75, ottimi circuiti ma che ormai spadroneggiano anche nella fascia medio bassa di mercato.

E, finalmente, riesco a farmelo assemblare, una “The One” in legno di ulivo massello

Il display, leggibile e completo di 
tutte le indicazioni necessarie

dotata di circuito Aulus versione 1.3.
Occasione imperdibile, interessante sì ma anche bella da provare.

 Il primo approccio.

L’Aulus nasce come perfettamente modulare, studiato apposta per poter risolvere tutte le necessità d’uso (ma soprattutto di spazio di montaggio) di ogni modder, visto che viene fornito di standard come totalmente settabile solo con l’uso del pulsante di attivazione (un po’ come avviene coi Dani V2+ e V3 di Dicodes) ma senza prevedere un sensore di movimento come sui circuiti Yihi SX350 e successivi o come sullo Starplat75, dando la possibilità di cablare al bisogno una pulsantiera extra per i tasti di regolazione di potenza e anche una charging board per la ricarica tramite porta micro USB, ma per fortuna (visto che mi diverto solo con le cose “hard core”) la riesco a trovare in versione “per uomini veri”, tutta settabile tramite il solo pulsante di attivazione.

Vai! Si inizia.


La funzione di controllo della batteria
Infilo la mia batteria e con cinque click il circuito si accende.
Prima, in maniera molto carina, viene visualizzato il logo di Vertigo Mods (quindi logo personalizzabile, in questo caso con l’OEM del produttore dell’apparato che lo utilizza) e poi con il logo del circuito (scritto in latino, “Avlvs v1.3”) dopo di che si accende il display.
Già a primo colpo d’occhio, il display è molto ben impostato graficamente e ben leggibile, riportando a sinistra valore della resistenza in Ohm installata e il valore del wattaggio in erogazione, al centro il wattaggio impostato e a destra la doppia indicazione dello stato di carica della batteria, sia in versione grafica col disegnino della batteria che si scarica con l’uso, sia in versione numerica indicando la percentuale dello stato di carica.

Display veramente bello, font ben scelti, indicazioni leggibili, di meglio solo quello dell’SX350J di Yihi, nettamente meglio del DNA40 schermo piccolo (allora in circolazione) e Dicodes è riuscito a fare di meglio solo sul D60/BF60.

SPOILER! La luminosità è altissima e poiché mi sono stati annunciati consumi di batteria

Selezione della modalità di svapo

elevati e visto che è selezionabile la ridurrò dal 100% di default al 50%, mantenendo una perfetta leggibilità ma senza dover indossare gli occhiali da sole per non restare abbagliato ad ogni lettura.

 Dicevo, con cinque click si accende la box (e la si spegne) con tre click si entrano nei menu.

Nota: sono fortunato, nel mio assemblaggio è stato montato un “pulsantone” piatto e largo, comodo alla pressione, preciso nel molleggio e con contatti belli precisi, perché il

Impostazione del voltaggio di blocco
per batteria scarica


pulsante è tutto su un circuito Aulus, soprattutto se in configurazione senza tastiera; a differenza dei DNA dove con cinque cliccate consecutive a velocità casuale, più veloci o più lente il circuito si blocca/sblocca l’Aulus vuole tre click cadenzati e non troppo veloci, un po’ come succedeva con la vecchia FuChai 213 di Sigelei che non gradiva le cliccate troppo veloci.

Presa un po’ la mano, tutto diventa semplice, con tre click si entra nel menu, con un click si scorrono le scelte, fermandosi si entra nel punto di menu prescelto e cliccando si regolano in aumento i valori impostati, se per sbaglio si oltrepassa quello che si desiderava, a fondo scala si ritorna alla scelta/valore iniziale.
Una volta impostato il valore desiderato, si aspetta e dopo poco compare la scritta “SAVED” e viene memorizzato nella box.

Prime due scelte, “Wattage increment” e “Wattage decrement”, in maniera molto

Impostazione della durata
massima di erogazione

“Dicodes-style” sono previste due opzioni per poter abbassare o incrementare il wattaggio attualmente impostato a display.

“Battery Monitor” visualizza alcune utili informazioni sullo stato della batteria: a display viene indicato il valore di carica in forma grafica o espresso in percentuale, in questo punto visualizza il valore senza prelievo e dopo la compensazione post scarica (batteria a fermo) e il valore minimo del voltaggio della carica della batteria in prelievo > un differenziale non esagerato tra i due valori (nell’ordine massimo di 0,30/0,35 volt) è normale, se questa differenza è maggiore o si sta utilizzando una batteria con un amperaggio in scarica insufficiente per alimentare la build che si sta utilizzando (il circuito “legge” fino a 0,1 ohm) oppure si sta utilizzando una batteria con la chimica esausta e non più efficiente, buona solo per essere sostituita con una nuova.
“Atomizer Monitor” è una funzione forse non utilissima, visto che effettua la rilettura della coil e del suo valore di resistenza, ma se non si ricorda il valore della coil installata e si vuole evitare di danneggiare la coil con una attivazione a wattaggio inadeguato.
Ovviamente, questo nella modalità watt, la stessa funzione in modalità TC serve per la calibrazione “a freddo” della coil.

Impostazione del boost per il pre-
riscaldamento della coil

“Advanced settings” contiene alcune delizie per sfruttare meglio la box:

-      “Battery Safe Limit” è il voltaggio minimo al quale il circuito segnala la sovrascarica della batteria bloccando il funzionamento fino a che la batteria non viene sostituita con una nuova batteria carica ed è impostabile da 2,5 a 3,5 volt ed è un valore non da impostare “random” (“imposta più basso che puoi, così la batteria dura di più”) ma in funzione della build che si sta utilizzando perché se si svapa a resistenza più altra si vanno a prelevare amperaggi più bassi e la batteria “regge” fino a 2,8 volt in sicurezza (batteria di buona qualità), se si svapa in sub ohm è sconsigliabile spremere amperaggi elevati a voltaggi troppo bassi col rischio di danneggiare precocemente le batterie utilizzate (in questo caso consiglio 3,2 ohm).

-      “Select Puff time”, permette di selezionare il blocco di svapata massima ogni attivazione, da 5 a 20 secondi > attenzione, non è una cazzata, non è come sulle altre box una “sicura” per evitare che al nonno cui si è regalata la sigaretta elettronica faccia “tiri filippini” extra lunghi con un liquido a nicotina 18 ma la corretta impostazione di questo valore (che normalmente è un limite di sicurezza) è di fondamentale importanza se si utilizza il booster di preriscaldamento coil, in

Modifica dell'orientamento del display
per utenti mancini

questo caso è necessario impostare il valore medio della durata di ogni nostro “svapetto” premesso che (SPOILER 2!) l’Aulus (lo vedremo poi) è un circuito eccellente per il tiro di guancia e per flavour, meno per fare cloud chasing).

-      Con la funzione “Select Booster” impostata a “Yes” apre due sottomenu, una “Percent of puff time” con cui si specifica, nella durata di svapo impostata al punto precedente quanto in percentuale deve intervenire il boost (esempio, impostati 10 secondi massimo, boost impostato al 20%, il preriscaldamento della coil avverà per 10x20%=2 secondi) e con “Choose Boost Intensity” andrò a selezionare la durezza del Boost, 1 è un preriscaldamento più soft, 4 o 5 per coil ceramiche e 10 per le clapton coil più ostiche)

Il reset alle impostazioni di fabbrica, nel 
caso di box bloccata per setup sbagliati

 -      Con la funzione “Display Setting” e scegliendo il punto “Rotate” è possibile impostare l’orientamento della visualizzazione, “Right” e “Left” per mancini o destri, scegliendo “Bright” è possibile modificare la luminosità del display, di default 100% è eccessiva, al 50% si ha una visualizzazione chiara senza consumi eccessivi e inutili di batteria.

-      Con “Factory Defaults” è possibile, se si è “castronato” i setup rendendo la box non utilizzabile, resettare tutto alle impostazioni di fabbrica del circuito.

-      Con “Softness Output” si imposta (come una delle box più intelligenti mai uscite, la IPV Mini di Pioneer4you) la modalità di erogazione da diretta (DC) selezionando “Hard” a PWM emulata “Soft”; se si svapa in sub Ohm usando la modalità soft risulta fiacca, se si usano resistenze sopra gli 1,2 ohm invece non si percepisce “mollezza” in erogazione ma è possibile affaticare meno la batteria allungando nettamente i tempi di svapo con un netto miglioramento per riduzione dei consumi.

Selezione modalità di erogazione PWM/DC

Concludo la prima parte con le segnalazioni di errore generate dal circuito, come da manuale del produttore:

NO ATOMIZER COMPLIANT: Non è stato rilevata alcuna coil oppure la coil utilizzata non rientra nel range di valori rilevabili ( da 0.10 Ω a 4.0 Ω ). Questa notifica può apparire anche se la coil è connessa, ad esempio se è danneggiata internamente, interrotta o non è connessa correttamente.

SHORT OUT PROTECTION: Questa situazione è abbastanza grave. Indica che il sistema è andato in protezione dopo aver rilevato un cortocircuito in uscita. Controllare il cablaggio e l’attacco dell’atomizzatore.

PUFF TIME EXCEEDED: Questo non è un vero è proprio errore, ma indica che il tempo di erogazione limite impostato è scaduto e il sistema si è bloccato per evitare danni alla coil e al dispositivo.

BATTERY LOW PROTECTION: Questa notifica indica che il voltaggio della batteria sotto carico è sceso sotto il limite di sicurezza impostato.

MAX WATT EXCEEDED: Questa notifica si verifica in modalità Volt-Control quando il calcolo tra volt impostati e atom supera il limite di 50W.

WATTAGE TOO LOW: Questa notifica si verifica in modalità Volt-Control quando il calcolo tra volt impostati e atom è inferiore al limite di 5.0W.

MAX VOLT EXCEEDED: Questa notifica si verifica in modalità Watt-Control quando il calcolo tra watt impostati e atom supera il limite di 9.9V.

VOLTAGE TOO LOW: Questa notifica si verifica in modalità Watt-Control quando il calcolo tra watt impostati e atom è inferiore al limite di 1.0V.

TEMPERATURE EXCEEDED: Questa protezione si attiva, in modalità Temperature-Control, al raggiungimento della temperatura impostata e di conseguenza può indicare carenza di liquido.

AMPERAGE EXCEEDED: Questa protezione si attiva, in tutte le modalità, quando il calcolo di tutti i parametri supera gli Ampere massimi in uscita consentiti.

NO Ω: Questa notifica generalmente appare all’accensione del dispositivo quando non

viene rilevato nessun atom.

LOW: Questa notifica indica che la batteria non riesce ad erogare la potenza necessaria per raggiungere il voltaggio o il wattaggio impostato.

 

Premessa: per scrivere, provo, butto giù appunti e poi li riordino “postumi” e, visto che le statistiche dicono che con più di quattro pagine si frastorna e si disturba chi legge, spezzo tutto in tre parti visto che l’Aulus è un circuito pressoché sconosciuto ma con delle funzioni di settabilità estremamente interessanti, al livello degli Starplat e del BF60 di Dicodes.

Questa è la prima parte, la presentazione del circuito e i menu “generali di impostazione della box”, la seconda sarà una valutazione delle modalità di funzionamento (variwatt, varivolt, mech simulator/bypass e TC), molto ricche di funzioni interessanti da settare per sfruttare al meglio il circuito e che quindi sarebbe un peccato “chiudere” in poche parole e la terza parte sarà una prova d’uso, per verificare che, se le funzioni ci sono tutte, che funzionino anche bene.

Però, al primo approccio e alle prime svapate, è un circuito molto molto interessante.

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