Circuiti, circuiti.....
Negli USA qualche
anno fa iniziò a circolare un circuito mai sentito prima, venduto da un nome (VO
Distro) che non avevo mai sentito, che equipaggia box nemmeno troppo economiche
e qualche mod e che dichiara specifiche tecniche
interessanti: l’ennesimo circuito proprietario o qualcosa di nuovo, un
potenziale “crack” del settore?
Viene pubblicizzato (forse in maniera un po’ troppo enfatica) come “the DNA killer”, leggo di molte opinione negative (a dire il vero poco tecniche tanto da sembrare più i capricci dei soliti haters a cui hanno nominato Evolv invano), altre opinioni (più “grasse” e che sembravano frutto di utilizzo del prodotto) positive e scopro che oltre che su box dal prezzo medio alto viene dotato anche su mod artigianali, il genere di prodotto che non si fa pagare tanto per perderci la faccia montando circuiti banali e scadenti.
Boh!
E a sentire amici persuasivi e ammaliatori mi capita per le mani
una box equipaggiata da quel tipo di chip, la Strider di AsVape di cui NON
parlerò, vuole essere una prova del chip non l’ennesima recensione di una
battery box (che sicuramente qualcuno avrà già fatto).
In attesa, inizio a
studiarmi la shell software con cui manutenzionare il chip.
Dal sito http://home.asvape.net/site/technical-support sono prelevabili vari files per la mia box, un aggiornamento
software per elevare la potenza a 80 watt, un downgrade a 75 watt, delle (inutili) note per l’installazione,
metà scritte in inglese e metà in cinese e il programma vero e proprio, VO
Editor.exe.
Note: provato a giocarci un po’ non mi è sembrato che tra l’una e
l’altra passi tanto per perfezionamento di software se non i 5 watt in più o in
meno; cerco, cerco, e in giro trovo su qualche forum battibecchi perchè la
Strider (prime versioni) usciva con 80 watt di potenza mentre i “veri puristi”
sostenevano che il Vo75 “vero” dovesse essere impostato per 75 watt, di ciò
poco mi interessa e lascio la versione firmware delle Strider “seconda serie”,
quella con 75 watt di potenza.
Nota: per curiosità ho provato su alcuni PC con
differenti sistemi operativi questo software e Windows 7,10 e 11 non hanno dato
nessun problema, solo Windows 8.1 mi ha dato problemi di mancata connessione (stessa
box, stesso cavetto USB2.0), sistema operativo con problemi di retrocompatibilità
che mi aveva dato problemi anche con l’eScribe di Evollv.
Installo il programma (solita procedura tipida da MS-installer) e
lo avvio.
Noto subito che più che assomigliare ad eScribe (mancano le
funzioni di programmazione) ricorda molto di più i software Eleaf e Joyetech:
un punto di menu trasferisce alla box un file *.bin che viene registrato sulle
eeProm e sostituisce il firmware precedentemente presente e un altro di menu
che permette di caricare un file immagine di 128x32 pixel per trasferirlo alla
box come logo di accensione alternativo al logo AsVape.
Cosa di cui mi interessa poco.
La Strider 75 di AsVape, con cui ho
potuto provare il circuito
Compare il logo AsVape, compare la scritta “Powered by Vo75” e con
cinque click accendo la box.
Infilando la batteria e serrando il tappo di chiusura con il tasto
Fire premuto la box, oltre che i due soliti loghi di accensione ritorna anche
il codice firmware installato, per poter controllare se quello in uso è quello
più aggiornato, se ne verranno distribuite nuove versioni, e questa è una
funzione molto “Yihi-style”
E resto subito stupito e disorientato: il display, font compresi,
è IDENTICO a quello della SX Mini M-Class, compreso (è utilissima, io la adoro)
la doppia indicazione del voltaggio in modalità Power, in cui viene indicato
sia il voltaggio di alimentazione erogata ricavato da resistenza e potenza
impostata sia il voltaggio di carica della batteria, indicazione utilissima per
tenere sotto controllo lo stato di carica e il tempo residuo di svapata.
Con tre click si attiva il blocco tasti (compare un logo con la
carta geografica degli USA e il simbolo del lucchetto, forse per ricordare che
chip e box sono di progettazione statunitense e non cinese) con cinque click si
entra nella programmazione della box.
Tanto per tanto mi sarei aspettato un express menu come su una
SX Mini ma mi ritrovo su una selettività stile Joyetech eVic, dove con i
tasti di regolazione di potenza ci si muove tra i vari campi modificabili,
premendo il tasto di attivazione si attiva il campo per la modifica,
ripremendolo si conferma e memorizza il dato impostato.
POWER e BYPASS poco da dire, nella Power è possibile impostare la
potenza tramite i tasti, nella modalità BYPASS invece non lascia settare nulla,
escludendo il circuito di stabilizzazione della tensione e funzionando come un
big battery meccanico mantenendo solo attive le protezioni elettroniche
(cortocircuito, sovrascarica batteria, sovrascarica in erogazione) permettendo
di svapare in modalità “unregulated” ma in maniera totalmente sicura,
Provo con un hardware che conosco, un Petri Sub Tank di Dot Mod con coil 0,5
ohm in clapton coil di Atom Vapes: erogazione bella piena e precisa (a 35 watt
in modalità Power) ma meno aggressiva di quella di un DNA75 impostato in
kanthal.
Faccio una prova, prendo la mia vecchia e fedele SX Mini M-Class,
imposto 35 watt in modalità di erogazione “Standard” e, smontando
l’atomizzatore da una e montandolo sull’altra l’erogazione mi sembra veramente
simile a palato, se non uguale.
Prova: monto il mio “amico” Kabuki di House of Hybrids con una
coil Ni200 per Triton Mini. Imposto 220 gradi al TC, inizio a svapare e noto
che il TC del chip Vo75 è “temperature dominant” > a differenza del TC
dell’SX Mini che è “power dominant” ovvero permette di erogare una potenza che
viene erogata fino a che la coil raggiunge la temperatura impostata al TC
frenando poi l’erogazione quando la si raggiunge, il Vo75 spara a piena potenza
per far raggiungere immediatamente la temperatura, riducendo poi il voltaggio e
stabilizzando l’erogazione.
Rispetto al TC della SX Mini (bello morbido, progressivo) quello
del Vo75 è aggressivo e il mentolato che sto svapando (un Choy di King Kong
Flavour, a mia opinione il miglior mix di mente in circolazione, dosaggio al
4,5% su base 70/30 zero nicotina) quasi mi lascia stordito.
Modalità VPC (Variable Power Curve): in questa modalità è
possibile impostare DIRETTAMENTE sulla box senza bisogno di PC o dispositivi
esterni la modalità di erogazione; si sceglie un preset (la box da la
possibilità di impostarne fino a cinque) e si svapa > sul display sparisce
l’indicazione della potenza e compare un grafico indicante la curva VPC scelta.
Durante le impostazioni scrollando con i tasti fino ad edit e
confermando premendo il tasto Enter si entra in un grafico dove con i tasti + e
- è possibile impostare la potenza a frame di 1 secondo ogni impostazione di
potenza (1-2-3-4-5-6 secondi).
Una volta impostato il valore del sesto secondo di potenza,
premendo prima il tasto di attivazione e uno qualsiasi dei tasti di potenza
esce alla videata di funzionamento della box.
Provo ad impostare un 40-30-25-25-25-25 watt e li provo con un
hardware a me molto conosciuto il Serpent Mini 22 con coil ceramica Kanger, la
curva di potenza è la stessa che uso sulla SX Mini ML Class.
E il risultato è delizioso: un preheat preciso, non invasivo ma
molto efficace dove il passaggio da potenza di preheat a quella normale di
funzionamento è morbido e progressivo, non sopporto i preheat dei dispositivi
Joyetech-Wismec-Eleaf che è molto più brusco, lo stacco del preheat “sgradina”
in maniera evidente e in maniera fastidiosamente brusca.
Uno dei motivi per cui i mercatini dell’usato abbondando di DNA
(s)venduti è perchè in troppi comprano box con quel tipo da siti cinesi che fanno
prezzi bassi per box belle e buone, arriva il prodotto, si fa unboxing e si
resta delusi perchè la box NON è IMMEDIATAMENTE una Ferrari dello svapo.
Se settato e aggiornato i DNA 75/60 e oltre sono i migliori
circuiti come compromesso di prestazioni e facilità/godibilità di utilizzo (il
top tecnico restano i circuiti da box prodotti da Dicodes, strepitosi ma molto
complessi e da settare con estrema meticolosità).
Il Vo75 (basta leggersi le istruzioni d’uso) senza bisogno di PC o
di altri apparati permette di avere da prestazioni del tutto assimilabili alle SX Mini in mono batteria
(cambia solo il TC in modalità Temperature anzichè power dominant) e
addirittura una gestione delle curve variabili di potenza molto precisa, facile
da impostare e molto piacevole da usare, un circuito semplice da utilizzare
ma ottimo e completo nelle prestazioni
tecniche, per altro tutta impostabile da box senza bisogno di PC o software
esterni.
Un circuito con una rassomiglianza estrema (non solo estetica ma
anche tecnica) con gli Sx350j-v2 di Yihi, non si sa se voluta perchè oggetto di
collaborazione o frutto di plagio commerciale ma se prima di provare il Vo75
avrei sicuramente consigliato una SX Mini a chi voleva una box di qualità,
facile da settare ma con prestazioni di livello elevato ora non avrei alcun
problema a raccomandare una box circuitata Vo75: prezzo più basso ma
prestazioni equivalenti (e a mio parere anche resa identica) equipaggiando
belle box dal prezzo più abbordabile e con configurazioni molto avvincenti,
come la Strider che ho usato per i test, funzionalmente del tutto identica alla
SX Mini ML Class ma dotata di una molto più capiente batteria 26650.
8 in pagella, circuito veramente eccellente ed azzeccato che non
fa rimpiangere nell’uso delle ben più costose SX Mini e che si dimostra
nettamente superiore ai circuiti proprietari Joyetech e Wismec ma anche a
quelli delle più recenti Sigelei che ho
avuto modo di provare.
E, visto che lo svapo non si ferma mai, sono
riuscito a trovare questo circuito anche su una mod high end, la Scilla di Piko
Mods: ok, la box è molto bella, ottimo legno stabilizzato, lavorazioni curate
ma anche il circuito, malgrado non sia uno di quelli famosi e pubblicizzati
lavora benissimo e non stona assolutamente garantendo prestazioni ottime con
setup abbastanza intuitivi.
Peccato, come circuito avrebbe meritato più considerazione.
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